Narni Scalo, scoppia incendio all’ex Sgl

Intervento di vigili del fuoco, carabinieri e Arpa sabato pomeriggio. Fiamme e fumo denso dalla ciminiera dell’impianto: nessun ferito

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Foto Luca Tramini

Intervento dei vigili del fuoco di Terni presso l’ex Sgl – ora Go Source – a Narni Scalo, sabato pomeriggio intorno alle 16.30. Il fumo denso e scuro alzatosi dalla ciminiera dell’impianto ha fatto scattare l’emergenza: sul posto anche i carabinieri della compagnia di Amelia. L’incendio ha riguardato il tratto tra il filtro e la ciminiera, come spiegato dal sindaco Francesco De Rebotti. Le fiamme sono state spente prima dell’arrivo dei vigili del fuoco dal sistema antincendio e dagli operai con le pompe e in contemporanea sono stati fermati gli impianti: «La situazione è sotto controllo e la temperatura è tornata alla normalità. Resto in attesa di Arpa», ha scritto il primo cittadino poco dopo le 17.

L’area coinvolta (foto Francesco De Rebotti)

Cessato allarme

Nel tardo pomeriggio la situazione è tornata alla normalità: «I vigili del fuoco – prosegue il sindaco – hanno continuato con le loro lance fino a portare la temperatura alla normalità (10 gradi quando sono ripartiti). Il sistema di spegnimento ha quindi funzionato al meglio. Ha aiutato la condizione meteo, in particolare la tramontana, a dispendere rapidamente il fumo generato dall’incendio (quello scuro) anche ad opinione dei tecnici arpa che sono arrivati successivamente ritenendo non necessaria l’adozione di provvedimenti specifici. Quando ero presente diversi lavoratori, anche fuori servizio, sono arrivati in stabilimento appena venuti al corrente del problema: ovviamente l’accaduto sarà oggetto di approfondimenti per conoscere la causa del problema che chi era presente mi ha ricordato che è avvenuto in modalità simili circa vent’anni fa. Non mancherò di richiedere la massima attenzione da parte dell’azienda all’eliminazione di qualsiasi ipotetica causa di incidenti di questo tipo, così come l’assoluto rispetto delle prescrizioni a cui è stata sottoposta nell’Aia».

L’assessore all’ambiente

Così l’assessore comunale all’ambiente, Alfonso Morelli: «La situazione è stata posta immediatamente sotto controllo anche prima dell’arrivo dei vigili del fuoco. La produzione, da ciò che sappiamo, era ferma ed era in corso la sola manutenzione ordinaria. Crediamo che l’accaduto abbia avuto un impatto limitato ma, è chiaro, fatti del genere non devono accadere. In ogni caso le procedure di emergenza hanno funzionato, con l’attivazione puntuale di tutti i soggetti preposti nel giro di pochi minuti. Arpa ha svolto il sopralluogo dopo lo spegnimento e nei prossimi giorni potremo analizzare più compiutamente la situazione, dal punto di vista delle cause, degli effetti eventuali sugli impianti e sull’ambiente».

Il fumo

«Ora spiegazioni»

Ad attaccare è il consigliere M5S a Narni, Luca Tramini: «Adesso è il momento di risposte. Dopo gli accadimenti di questo pomeriggio che hanno allarmato la popolazione narnese, vista la copiosa nube di fumo nero e denso che fuoriusciva dalla ciminiera della GoSource, e fortunatamente non ha causato conseguenze per gli operai, ora l’azienda deve dare dei chiarimenti. Quali sono state le cause dell’incendio? Adesso è inevitabile pretendere delle spiegazioni, domandarsi il perché, visto anche che nei nuovi impianti di Narni2, a memoria d’uomo, tali eventi non si erano mai registrati o almeno non negli ultimi anni. Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che il tutto sia scaturito nell’area dei filtri, se tutto ciò fosse confermato quale sarebbe l’origine? Scarsa manutenzione degli stessi? Necessità di nuovi filtri? Scarsi investimenti? I sistemi automatici e manuali di emergenza hanno funzionato correttamente? Anche perchè si era parlato di investimenti importanti spalmanti in 3 anni e poi sembra posticipati a 5 sono arrivati? Sono stati aggiornati e migliorati i sistemi di sicurezza per gli operai e per la cittadinanza? Soprattutto quali conseguenze ci potrebbero essere per la popolazione? Già sono stati richiesti già richiesto gli esiti dei rilevamenti all’Arpa e attenderemo la relazioni ed i successivi campionamenti che verranno fatti nei prossimi giorni. Tanti, troppi punti interrogativi ma un’unica certezza ovvero che le ciminiere non prendono fuoco da sole, non è che una mattina si svegliano e decidono di andare a fuoco».

‘Tutti per Narni’ interroga l’azienda

Così il gruppo consiliare ‘Tutti per Narni’ in una nota: «Quello accaduto alla GoSource di Narni Scalo non è altro che l’ennesimo incidente di carattere ambientale. Siamo stati sempre vigili nei confronti di questa azienda, consapevoli della potenziale pericolosità di quel sito se non attentamente monitorato dal punto di vista ambientale. Lo facciamo come nostro costume, in modo costruttivo, cercando delle risposte alle nostre tante domande, che sono poi quelle di tutti i cittadini narnesi. Gli ultimi episodi che hanno visto la cittadinanza fortemente preoccupata sono stati quelli dei fenomeni odorigeni, e l’ennesima fuoriuscita di fumi dalla ciminiera nel marzo del 2019. Sono troppe le domande rimaste inevase da parte dell’azienda sin dalla sua ripartenza: quali e che tipo d’investimenti sono stati fatti per l’abbattimento dei fumi di lavorazione? Possibile che dal 1982, data d’inaugurazione della ciminiera, non siano stati progettati e ideati altri tipi di filtraggio dei fumi? Che cosa ha determinato l’ultimo incidente? Con quale periodicità è fatta la manutenzione dei filtri? Per quanto ci riguarda – osserva ‘Tutti per Narni’ – è ormai assodato che da parte dell’azienda ci dovrebbero essere, in un orizzonte temporale non troppo a lungo raggio, impegni precisi che la vedano protagonista nella ricerca di soluzioni tecnologiche che siano all’avanguardia sul fronte ambientale, garantendo nel frattempo la continuità produttiva. Ringraziamo il sindaco per il suo intervento immediato ma non possono bastarci delle generiche rassicurazione sulla probabile non nocività dei fumi, ma soprattutto non possiamo lasciare la salute dei cittadini in mano alla direzione dei venti, questa volta favorevoli. L’evento accaduto sabato si aggiunge a un ambiente, già fortemente segnato, da situazioni incancrenite nel nostro territorio».

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