«Noi francescani»: Parolin ‘striglia’ Grillo

Il segretario di Stato Vaticano replica alle parole pronunciate dal leader M5S durante la marcia Perugia-Assisi di sabato

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«Siamo noi i francescani di oggi»: la frase pronunciata sabato da Beppe Grillo, durante la seconda marcia Perugia-Assisi del Movimento 5 Stelle per il reddito di cittadinanza, non poteva cadere nel vuoto. Prima era stato il Pd umbro a chiedere «rispetto per la Perugia-Assisi e per la storia dell’Umbria». Poi domenica, il segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin, intervenuto ad Assisi per concelebrare la messa solenne d’inaugurazione del santuario della Spogliazione, non le ha mandate a dire al leader del M5S: «Nessuno può pretendere di avere l’esclusiva del messaggio francescano. Sono contento che i politici si richiamino a San Francesco, ma che ci si autodefinisca veri francescani non si può dire».

«Nessun partito è ‘francescano’» Secondo il cardinale e arcivescovo Parolin «oggi nessun partito può identificarsi con il messaggio San Francesco». Sul reddito di cittadinanza, il porporato ha spiegato che «qualsiasi azione di sostegno alle categorie più svantaggiate, va sostenuta». Sabato Beppe Grillo aveva detto che «quando saliremo al governo, il primo decreto che faremo sarà quello sul reddito di cittadinanza. I soldi ci sono, non possiamo lasciare indietro dieci milioni di persone. Il problema è quello della dignità e della invisibilità».

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