Norcia: «Voi preziosi», dice Boschi ai giovani

Taglio del nastro per la nuova scuola media intitolata a Falcone. La struttura realizzata da fondazione Rava ospiterà 180 studenti

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La presidente Marini, il sindaco Alemanno e Maria Elena Boschi

«La prima forza straordinaria di questa terra sono stati proprio i bambini e le loro famiglie». Queste le parole della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini sul palco allestito a Norcia dove, martedì mattina, è stata consegnata la nuova struttura che ospiterà gli studenti delle scuole media grazie al contributo della fondazione Francesca Rava, in prima linea per la ricostruzione delle scuole nelle zone del Centro Italia colpite dal terremoto. Una scuola intitolata a Giovanni Falcone, il magistrato assassinato il 23 maggio di 25 anni fa nella strage di Capaci per mano di Cosa Nostra.

La nuova scuola media a Norcia

La scuola media Parata di vip, nella città di San Benedetto, perché la nuova scuola è stata realizzata con i fondi raccolti dal comitato ‘Un aiuto subito’, l’iniziativa del Corriere della Sera e del Tg La7 in collaborazione con Tim che ha messo a disposizione la piattaforma di crowdfunding ‘With you we do’. Presenti, al taglio del nastro, anche la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio dei ministri, Maria Elena Boschi, Antonio Polito per il Corriere della Sera, Luciano Fontana e rappresentanti del TgLa7, mentre era assente il direttore, Enrico Mentana.

IL TERREMOTO IN UMBRIA

La Boschi «Oggi è davvero un giorno di festa perché si apre una scuola, per l’intera comunità di Norcia. Una festa doppia visti i mesi complicati alle spalle in cui anche una cosa semplice come andare a scuola la mattina è diventato faticoso e complicato. Però non è mancata la tenacia la forza e la voglia di restare qui fin dal primo giorno. E tutti noi sappiamo quanto coraggio ci è voluto per ripartire, da parte di tutti. Ascoltando il territorio ci siamo chiesti da dove ripartire quando c’è tanto da ricostruire attorno a noi. Ripartiamo dalle case, ma anche dalla scuola, perché è la casa di una comunità, dove si costruisce il tesoro più prezioso, che siete voi. Questo è un territorio meraviglioso, speriamo che i turisti anche stranieri continuino a venire a visitare queste terre meravigliose- Ma tutti questi tesori sono niente in confronto a voi, l’insieme delle vostre intelligenze e capacità. E allora si riparte dalla scuola, oggi è una giornata di festa e vogliamo fare squadra, con lo stato, le istituzioni, le forze dell’ordine e i tanti italiani che hanno voluto dare una mano. Al Corriere della Sera, a La7 e alla fondazione Rava che cerca di riportare sorrisi tra i bambini»

La visita in una classe della sottosegretaria Boschi

Volontaria «Sono stata qui come volontaria dopo il terremoto del ’97. Conosco i vostri genitori, so che sono uomini forti e coraggiosi. Voi avete preso da loro, siete altrettanto coraggiosi e forti, belli e pieni di speranze e potete dare una mano a noi a credere di poter ricominciare e ricostruire»

Le altre scuole La struttura ospiterà 180 studenti, che saranno distribuiti in nove classi, su una superficie coperta pari a 617 metri quadri. A quattro mesi dall’inizio del lavori e a nove dalle prime scosse di agosto 2016, Norcia avrà ora un nuovo complesso scolastico, situato al di fuori della zona rossa, capace di soddisfare pienamente le esigenze educative e formative dell’intera popolazione scolastica locale, dalla materna alle medie, con 3 strutture semidefinitive, antisismiche e coibentate.

La fondazione Nel novembre scorso, pochi giorni dopo la grande scossa del 30 ottobre, la stessa Onlus aveva donato una scuola per 100 alunni al comune di Arquata del Tronto. Il 6 giugno altre due scuole saranno a disposizione della comunità di Cascia. La fondazione Rava ha traslato nelle regioni italiane colpite dal sisma il modello Haiti, adottato nel 2010 per fronteggiare la spaventosa tragedia che colpì il paese caraibico, prendendo in mano i progetti di ricostruzione degli istituti scolastici. La fondazione non si occupa solo di emergenze post terremoto, ma è attiva anche sul fronte dei migranti, mettendo a disposizione della Marina militare i propri medici volontari per salvare vite nel canale di Sicilia.

 

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