Omicidio Presta, Cpo: «Saremo parte civile»

Perugia, ad annunciarlo è la presidente del Centro pari opportunità della Regione, Chiara Pucciarini

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Il 25 novembre Raffaella Presta fu uccisa dal marito, Francesco Rosi, a causa della gelosia. A poco più di un anno da quel femminicio, il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Perugia Alberto Avenoso ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile avanzata dal Centro pari Opportunità della Regione: a renderlo è noto è la presidente Chiara Pucciarini.

Il riconoscimento La Pucciarini spiega che «il Centro regionale pari opportunità è stato riconosciuto nel suo ruolo pluriennale di soggetto a tutela delle donne vittime di violenza di genere, in particolare attraverso il proprio servizio Telefono Donna. Il barbaro femminicidio di Raffaella Presta, avvenuto tragicamente proprio nel giorno della ricorrenza della giornata mondiale contro la violenza sulle donne – ha concluso – ha inflitto una ferita profonda anche a tutta la comunità, al contempo rafforzando la volontà di chi, istituzioni e associazioni di donne, quotidianamente rinnova il proprio impegno nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere».

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