Perugia, femminicidio: l’assassino era ‘geloso’

Francesco Rosi ha subito confessato di aver sparato alla moglie, Raffaella Presta. Emergono precedenti di liti e discussioni

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Una donna uccisa, Raffaella Presta. Un uomo in carcere, Francesco Rosi: il marito che l’ha ammazzata. Un bimbo che avrà la vita segnata per sempre da una tragedia di cui, forse, non riuscirà nemmeno mai a comprendere le ragioni. Il fucile ha tracciato una linea di demarcazione netta, nella giornata di mercoledì, all’interno della casa di Fontivegge.

«IL MARITO HA CONFESSATO» – PARLANO I CARABINIERI

L’omicidio Francesco Rosi, al culmine di una di quelle che – adesso, come sempre dopo – vengono descritte come delle discussioni, delle liti, piuttosto frequenti, ha sparato alla moglie e poi ha chiamato lui stesso i carabinieri: all’arrivo dei soccorsi la donna era ancora in vita ma, purtroppo, a nulla sono valsi i tentativi di rianimarla.

LE PRIME INDAGINI

Carabinieri notteLa gelosia A condurre l’uomo a compirere l’omicidio – l’ennesimo femminicidio – proprio nel giorno in cui si svolgevano le iniziative per la ‘Giornata internazionale contro la violenza sulle donne’, sarebbe stata la ‘gelosia’. Quella gelosia che, racconta chi conosceva la loro storia, lo aveva già portato a ‘mettere le mani addosso’ a Raffaella.

IL COMMENTO DI PAOLA GIGANTE DI ‘LIBERAMENTEDONNA’ DI TERNI – IL VIDEO

La confessione Francesco Rosi, assistito dall’avvocato Luca Maori, ha ammesso le proprie responsabilità – dopo averle immediatamente rese note al momento di chiamare i carabinieri per avvertire di quello che aveva fatto – e adesso si aspetta di capire quali saranno i nuovi elementi che verranno inseriti nelle sue dichiarazioni.

FRANCESCO ROSI VIENE PORTATO VIA – IL VIDEO

Parla Catiuscia Marini «Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, piangiamo una giovane donna perugina uccisa dal marito. E come volete chiamarlo se non femminicidio? Questa è una vera emergenza sociale e culturale». Sono le riflessioni che la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha scritto in un post sul suo profilo Facebook dopo la notizia dell’omicidio. «Dobbiamo fermare – dice la presidente – questa strage delle donne uccise solo perché donne da uomini che dovrebbero garantirle relazioni civili, affettive ed umane. Nei prossimi giorni, d’intesa con altre istituzioni, assumerò una iniziativa pubblica per azioni concrete utili a tutelare le donne. Oggi – scrive ancora la presidente Marini – il mio pensiero doloroso va a quel piccolo bambino di appena 6 anni che si trova la mamma uccisa da chi avrebbe avuto il dovere di proteggere il piccolo e la mamma. Sono addolorata come donna e come presidente di una una Regione che non riesce a fermare questa odiosa strage di donne».

 

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