Oncoematologia, il comitato ‘frena’

Terni, si parte dall’ipotesi interessante di un trasferimento all’interno del ‘Santa Maria’: «Stiamo valutando ma non ci sono accordi firmati»

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L’ipotesi di uno spostamento all’interno del plesso del ‘Santa Maria’, al posto della medicina nucleare, è una buona base di partenza. Ma di ipotesi si tratta, e il comitato civico che da tempo si batte per ottenere condizioni più dignitose per chi deve ricorrere ai servizi di oncoematologia dell’ospedale di Terni, precisa alcuni concetti.

Proposta in corso di valutazione

«È avvenuto un incontro – spiega il comitato – con il direttore sanitario dell’azienda ospedaliera di Terni, Sandro Fratini, il quale ha presentato una proposta di collocazione della oncoematologia all’interno dell’edificio ospedaliero che per la prima volta, in apparenza, sembrerebbe praticabile. La stiamo esaminando e valutando».

«Manca accordo firmato»

«Al momento – chiarisce però lo stesso comitato – non esiste ancora nessun accordo né un documento firmato tra le parti (comitato-direzione) che faccia da base per una delibera espressione di volontà della direzione aziendale che impegni ogni direttore pro-tempore e che venga sottoposta all’approvazione anche dell’assessore regionale alla sanità».

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