Orvieto, acqua rossa: «Nessun pericolo»

L’allarme era scattato sul fosso della Badia. La prefettura: «Si tratta di una sostanza innocua di cui è stata accertata l’origine»

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Acque colorate di rosso: sono quelle del fosso della Badia, affluente del fiume Paglia. L’allarme è scattato nella giornata di domenica ad Orvieto e ha portato a tutta una serie di verifiche da parte degli organi competenti. Il risultato – comunicato ufficialmente lunedì mattina in una riunione convocata in prefettura – è che il colore dipende da una sostanza, ‘fluoresceina sodica’, non nociva per l’uomo.

Cos’è Si tratta di una sostanza usata comunemente come tracciante idrico e l’episodio del fosso della Badia è legato all’immissione della ‘fluoresceina sodica’ in un impianto fognario della rete del comune di Porano, per alcuni interventi di verifica. «Si tratta di una sostanza alimentare assolutamente non nociva – spiegano dalla prefettura -, come peraltro già accertato nelle prime ore successive l’accaduto dagli organi istituzionali».

La riunione Al tavolo, presieduto dal prefetto di Terni Angela Pagliuca, hanno partecipato il presidente della provincia, il comandante provinciale dei carabinieri, il direttore del dipartimento Arpa di Terni, il responsabile dell’ufficio igiene e sanità pubblica Usl della sede di Orvieto, il direttore del Sii, il comandante della polizia municipale di Orvieto, il responsabile della protezione civile e il rappresentante della Forestale di Terni.

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