Orvieto, Gnagnarini: «Pago frase fraintesa»

L’ex assessore comunale, dopo le dimissioni: «Scovata, estrapolata e rilanciata strumentalmente, nel quadro di un provincialissimo scontro politico»

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di Massimo Gnagnarini
Ex assessore comunale di Orvieto

Chiedo cortesemente di pubblicare questa mia breve nota, solo ora all’indomani delle mie dimissioni da assessore e dopo aver reso le mie pubbliche scuse, per difendere la mia onorabilità e immagine personale nonché per informare, magari deludendole, le migliaia di persone che sulla mia pagina Fb continuano ad esprimermi solidarietà e incoraggiamenti eleggendomi, erroneamente, a paladino di un sentimento razzista e xenofobo a me completamente estraneo.

Orvieto è una stupenda cittadina, ci conosciamo tutti tra di noi e nessuno dei miei concittadini crede che quella frase, così come è stata estrapolata, corrisponda ai miei sentimenti.

Del resto sono la mia storia personale e politica che fanno fede. Una frase che è rimasta su Fb per molti giorni senza che suscitasse in nessuna delle centinaia di persone che l’hanno letta e commentata, nel contesto in cui era stata scritta, alcun giudizio o segno di sdegno o di disapprovazione essendone chiara la sua inequivocabile natura di orribile paradosso così come chiaramente specificato nel contesto della stessa discussione su Fb.

Dopo di che, la frase, è stata scovata, estrapolata e rilanciata strumentalmente, nel quadro di un provincialissimo scontro politico, sulla stampa locale e poi finita in una carambola inaudita nell’universo circo mediatico.

Nel ringraziare per l’ulteriore scampolo di visibilità che vorrete concedermi, dopo quello ben più ampio riservatomi nei giorni scorsi dalle vostre testate giornalistiche, esprimo sincera cordialità e migliori auguri di buon lavoro.

 

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