Michelangelo Onigi compie 100 anni: il riconoscimento

È uno dei sopravvissuti al campo di concentramento di Buchenwald: l’agente della polizia di Stato in pensione ha ricevuto un attestato dal questore Massucci

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«Un immenso privilegio consegnare questo riconoscimento ad una persona straordinaria, che oggi compie 100 anni, un collega, un membro dell’unica famiglia, che abbraccia diverse generazioni, che è la grande famiglia della Polizia di Stato». Questo il commento del questore della provincia di Terni, Roberto Massucci, nei confronti di una persona speciale: Michelangelo Onigi, agente in pensione classe 1921 del commissariato di Orvieto, sopravvissuto al campo di concentramento – istituito nel 1937 – di Buchenwald. Ha ricevuto un attestato.

Il ricordo e la storia personale

Nella circostanza l’uomo, accompagnato dalla sua famiglia, ha ricordato con lucidità i suoi anni al fronte, il periodo trascorso al campo di concentramento e l’ingresso nella polizia di Stato. «Durante la guerra – ricorda la questura – è stato fatto prigioniero ed è stato deportato in Germania in campi di lavoro e addirittura nel campo di concentramento di Buchenwald. Terminata la guerra è rientrato in Italia e nel 1946 si è arruolato nel corpo delle guardie di pubblica sicurezza. Come prima sede è stato inviato al confine con l’Austria e poi è stato trasferito in altri comandi finché non è arrivato ad Orvieto dove si è stabilito definitivamente con la propria famiglia. Qui ha prestato servizio al commissariato di pubblica sicurezza, dove è rimasto fino al 1979, anno in cui è andato in pensione. Purtroppo tutti i colleghi che lavoravano in ommissariato con lui sono morti, quindi è l’unico superstite di quel periodo. Nel 2014, in occasione della festa della Repubblica, presso la prefettura di Terni ha ricevuto il riconoscimento della medaglia d’onore conferita ad alcuni ex deportati nei campi nazisti». Onigi vive tuttora ad Orvieto.

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