Orvieto, un cinema nella ex funicolare

Dopo anni di abbandono la vecchia carrozza restaurata diventa ora cinema con 16 posti. Inaugurazione il 24 luglio con un film girato al suo interno

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La carrozza della funicolare

C’è un pezzo della storia di Orvieto rinchiusa in quella piccola carrozza con le sedie in legno e le tende color cachi.

La carrozza Dopo anni di abbandono e polvere in piazza della Pace, ora, a 130 anni di distanza dal primo tragitto in verticale compiuto dalla periferia fin su alla Rupe, la carrozza della funicolare di Orvieto si prepara a tagliare un altro traguardo e a trasformarsi in un vero e proprio cinema. A restaurare la carrozza, ristrutturata nel 1998 con l’idea di trasformarla in un museo della funicolare e poi abbandonata dopo l’alluvione del 2012, ci ha pensato Marco Cannavò, già ideatore di Orvieto Comics, il festival del fumetto che, quest’anno, ha deciso di trasferirsi a Viterbo. Assieme al collega Thomas Teos, con cui ha creato l’associazione culturale Lo Spazionauta e a Valerio Palmieri che gestisce il bar e gli spazi davanti al grande parcheggio dietro alla stazione, da martedì proveranno a regalare, a una zona un po’ sfortunata della città, un piccolo esempio di come recuperare la storia e fare cultura.

Lo schermo

Il restauro «L’idea è nata così, su due piedi, per cercare di non far dimenticare questa bellissima carrozza lasciata a prendere polvere e pioggia da troppo tempo. Ora mancano gli ultimi aggiustamenti e poi sarà pronta ad ospitare turisti e appassionati di cinema». Sedici posti ricavati spostando l’ordine interno delle sedie, impianto elettrico nuovo di zecca, tende lavate e riappese, lampadine sostituite, cera d’api sul pavimento e su tutte le parti in legno, protettore dell’alluminio steso nelle parti metalliche. «Poi abbiamo montato lo schermo, tutto in meno di un mese e mezzo di lavoro e senza fare nessun nuovo buco sulla carrozza, per mantenerla quanto più intatta possibile. Siamo convinti – spiega ancora Marco Cannavò – che questa idea piacerà al pubblico orvietano e che ci sia spazio per un cinema di qualità in un ambiente intimo».

Piazza della Pace Indirettamente, poi, la speranza è anche quella di recuperare un’area di Orvieto che, troppo spesso, è preda di degrado e brutte frequentazioni. Piazza della Pace, area di parcheggio per chi usufruisce della stazione, ma anche luogo di approdo dei grandi autobus che fanno scendere lì i turisti che poi si recano in centro storico grazie alla funicolare, dovrebbe essere un biglietto da visita per la città. «E invece – prosegue Marco Cannavò – è frequentato da prostitute e clienti, di notte è buio e spesso la mattina troviamo colonie di gatti o cuccioli di cane abbandonati». Forse, con il cinema, si può tentare anche di ripopolare l’area di famiglie e giovani.

Marco Cannavò

Il primo film La prima proiezione è in programma per martedì 24 luglio, un’inaugurazione in gran stile a cui parteciperà anche il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani. Aperitivo offerto da Palmieri, che gestisce anche il bar, poi si spegneranno le luci e il proiettore entrerà in funzione. «Per la prima serata abbiamo scelto un film simbolico, ‘In punto di morte’, di Mario Garriba, girato in parte ad Orvieto e proprio all’interno di questa carrozza. Un film che in pochi conosceranno, ma che ha vinto anche il Pardo d’oro al festival del cinema di Locarno nel 1971».  Il resto della programmazione, invece, è ancora in fase di studio. «Non sarà solo un cinema con film d’essai, nonostante i posti siano pochi. Ospiteremo pellicole di fantascienza ma anche commedie per tutta la famiglia e ogni sera, tra il primo e secondo tempo, offriremo un calice di vino».

La carrozza restaurata

Cineclub Sarà meglio prenotare, dunque, per partecipare alle visioni, dal momento che la formula studiata dallo Spazionauta è quella del cineclub. «Non saremo aperti tutto l’anno – spiega ancora Cannavò – l’idea è di proiettare film tre giorni a settimana, dal martedì al giovedì. Poi, una volta completati tutti i lavori, i cui costi sono stati interamente a nostro carico, faremo rassegne da settembre a novembre e da marzo a giugno». Interamente finanziato dagli ideatori, il progetto è già arrivato all’orecchio di imprenditori lontani. «Un magnate svizzero – spiega ancora l’ideatore del piccolo cine-teatro d’Orvieto La carrozza – ha voluto sposare il progetto e ci ha fatto una piccola donazione. Se il progetto riscuoterà successo potremo anche avviare un crowdfunding per tentare di garantire, così, maggiore stabilità al cinema».

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