Ospedale di Terni, prove di accordo

Incontro tecnico nella giornata di mercoledì tra sindacati e direzione aziendale: «La vertenza prosegue», ma le posizioni di avvicinano. Decisiva la prossima settimana

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Si sono visti, hanno parlato e tra le organizzazioni sindacali, le Rsu e la direzione dell’Azienda ospedaliera di Terni (l’incontro tecnico era stato sollecitato dall’ispettorato del lavoro «al fine di effettuare una valutazione congiunta sulle criticità rappresentate dai sindacati il 27 luglio scorso») ed hanno anche provato a cercare una strada da percorrere insieme per provare ad accordarsi.

Prove di riavvicinamento Dall’incontro, dicono Cgil, Cisl e Uil e le Rsu, «è emerso che l‘attuale dotazione organica non consente di effettuare una turnazione ciclica attualmente in uso in tutte le maggiori Aziende sanitarie ospedaliere, tale turnazione (definita tecnicamente ‘in quinta’; ndr)  garantirebbe una migliore organizzazione del lavoro con un minore disagio del personale. Tale turnazione era stata già concordata da tempo e recepita nel regolamento aziendale. La direzione si è impegnata a ripristinarla non appena ripristinato il numero di infermieri necessari a garantirla. La direzione ha ammesso che in alcuni casi (circa 10) si è andati in deroga alle normative previste (in relazione alla fruizione dei riposi; ndr), tali situazioni sono state monitorate e documentate. Per le noi – spiegano i sindacati – le violazioni sono in numero superiore e sono state circostanziate. La direzione si è impegnata ad effettuare maggiori verifiche al fine di garantire il rispetto assoluto della norma».

Maurizio Dal Maso

La reperibilità I rappresentanti sindacali, poi, dicono che «rimane dissenso sull‘interpretazione delle 11 ore di riposo dopo i turni di reperibilità. Per la direzione posso essere sospesi garantendo le 11 ore anche frazionate, per noi in caso di reperibilità attiva le 11 ore a fine reperibilità debbono essere continuative. C’è anche dissenso sulla opportunità di far effettuare la reperibilità al personale di supporto tecnico (Oss), in quanto la possibilità e solo prevista eccezionalmente. Dissenso c’è anche sul numero delle reperibilità mensili che da contratto sono previste “di regola 6” mentre attualmente in alcuni reparti siamo ad una media di 8/9».

Il personale Da un esame delle turnazioni mensili del personale in vari reparti, insistono Cgil, Cisl, Uil e Rsu, «è emerso che in modo sistematico vengono effettuate più ore del profilo orario previsto, che si attesta tra le 150 e le 156 ore mensili e che tale situazione è sempre riconducibile alla carenza di personale. Sulla mancanza di personale che si è aggravata in questi ultimi mesi per la scadenza di alcuni contratti a tempo determinato, la direzione si è impegnata a velocizzare tutti gli iter al fine di esaurire l‘attuale graduatoria per ricoprire i posti vacanti, per poi trovare le soluzioni per l‘assunzione del altro personale concordato per il 2017 nell’ accordo del 16 marzo». Le organizzazioni sindacali hanno «anche evidenziato che troppo spesso, viene richiesto al personale di effettuare cambi di turno, o rientri in azienda nelle ore libere utilizzando a volte indebite pressioni, come troppo spesso si ricorre ad ordini di servizio che impongono al personale una maggiore presenza in azienda, ben oltre i proprio profilo orario».

«La vertenza prosegue» Per i sindacati «rimane imprescindibile il rispetto dell’accordo del 16 marzo e qualunque impegno sui livelli assunzionali deve essere validato dalla Regione dell’Umbria». La riunione si è conclusa «con l‘intento di provare a redigere un verbale concordato che sarà poi trasmesso all’ispettorato del lavoro per il prosieguo dell’iter. La vertenza – avvisano – procede come da impegni presi nella manifestazione del 23 giugno. La discussione e l‘eventuale sottoscrizione di un verbale è rimandata alla prossima settimana».

 

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