Ospedale di Terni, riconoscimento per la medicina di genere

Via libera dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere: c’è il bollino azzurro

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C’è anche l’ospedale di Terni tra le 91 strutture nazionali ad aver ricevuto il riconoscimento del Bollino Azzurro dalla fondazione Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere patrocinato dalle principali società scientifiche e associazioni italiane, nell’ambito della medicina di genere. Stesso discorso per quello di Spoleto.

L’ospedale di Terni

Il Bollino Azzurro

Il riconoscimento viene assegnato agli ospedali che assicurano un approccio professionale e interdisciplinare nei percorsi diagnostici e terapeutici dedicati alle persone con tumore alla prostata. In Italia gli uomini con tale patologia sono circa 564 mila e ogni anno si contano circa 36 mila nuove diagnosi. L’iniziativa è patrocinata da Airo (Associazione Italiana di Radioterapia ed Oncologia Clinica), Cipomo (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri), Fondazione Aiom (Associazione Italiana Oncologia Medica), Ropi (Rete Oncologica Pazienti Italia) e SiurO (Società Italiana di Uro-Oncologia). «Tra gli scopi del Bollino Azzurro – ricorda il Santa Maria – vi è quello di segnalare le strutture che favoriscono un approccio multidisciplinare attraverso trattamenti personalizzati e innovativi e tramite la collaborazione tra diversi specialisti, quali urologo, radioterapista, oncologo medico, patologo, radiologo, medico nucleare, psicologo». Gli obiettivi sono di migliorare l’accessibilità ai servizi erogati dai centri, potenziare il livello di offerta terapeutica e diagnostica, migliorare la qualità della vita delle persone con tumore alla prostata e promuovere un’informazione consapevole tra la popolazione maschile sui centri in grado di garantire una migliore presa in carico del paziente.

La valutazione

La partecipazione all’iniziativa era aperta a tutti gli ospedali partendo da quelli del network Bollini Rosa di Fondazione Onda. La valutazione delle 155 strutture ospedaliere candidate e la conseguente assegnazione del Bollino Azzurro si sono basate sulla compilazione di un questionario di mappatura articolato su dieci domande, volte a misurare la qualità e la multidisciplinarità dei servizi. Tra queste, cinque fanno riferimento a requisiti definiti essenziali dalla commissione, ovvero: il numero medio di nuovi casi di tumore alla prostata trattati dalla struttura che deve essere superiore a 100, l’offerta di un approccio multidisciplinare per la gestione della malattia, il core team composto da urologo, oncologo medico e oncologo radioterapista, a cui devono aggiungersi anatomo patologo e specialista in diagnostica per immagini. Infine, risulta fondamentale la partecipazione a sessioni e programmi di aggiornamento in tema di tumore alla prostata.

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