Palco Eurochocolate: un rifiuto con ‘poesia’

Durante la presentazione, Guarducci regala un gustoso aneddoto sulla mancata approvazione della richiesta. Poi annuncia: «Partecipo allo sciopero Perugina»

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di P.C.

Mentre andava in scena la conferenza di presentazione di Eurochocolate 2017 ancora non si sapeva dove sarebbe stato montato il palco principale della manifestazione, dove in genere viene posizionata l’installazione mediaticamente più di richiamo.

Eurochocolate 2017 Guarducci

Tutta un’altra musica

Il montaggio del palco Lo ha confessato il patron Eugenio Guarducci, titolare della società Gioform, che organizza l’evento, un po’ sconsolato un po’ divertito per la situazione che si è venuta a creare. Anche perché – arrivando alla conferenza stampa – i giornalisti e gli addetti ai lavori, passando per piazza IV novembre, avevano visto un palco montato esattamente nella posizione in cui avrebbero voluto montarlo quelli di Eurochocolate, tanto che in sala in molti pensavano che il vulcanico ideatore della manifestazione l’avesse spuntata ancora una volta.

Vigili e Umbria Jazz E invece no. Il palco che si vede in questi giorni è stato installato per la festa nazionale dei Vigili del Fuoco, in programma sabato 7 ottobre in tutta Italia, con una sessione anche a Perugia, che sarà ricca di eventi soprattutto per i bambini (per inciso: molte dimostrazioni si svolgeranno in forma ridotta perché il corso è parzialmente occupato dagli stand). Una circostanza che Guarducci ha sottolineato, parlando del rifiuto della Soprintendenza: «C’è un palco per i Vigili del fuoco, a luglio c’è stato il palco per Umbria Jazz, non capisco perché non potrebbe esserci per Eurochocolate, che non è solo un evento commerciale ma anche di cultura materiale».

La poesia applicata alla burocrazia Gustosissima la lettura della motivazione dell’iniziale diniego, a firma di Marica Mercalli, che Guarducci paragona a una forma di poesia applicata alla burocrazia: «In particolare – scrive la soprintendenza – l’invasività delle strutture proposte e la loro collocazione costituiscono elementi di grave alterazione delle connotazioni spaziali e prospettiche, che prediligono, in maniera originale, le visioni oblique e le dimensioni diagonali. Gli allestimenti, come configurati nella proposta preliminare, comprometterebbero la proporzione degli spazi e la percezione visiva storicamente determinatasi a seguito degli interventi del XIV secolo tra la facciata laterale verso sud della cattedrale e quella verso nord del palazzo comunale, basata sull’uso del triangolo equilatero e sul significativo ruolo baricentrico assegnato alla Fontana Maggiore nonché sul significativo ruolo della visuale corrispondente sia all’antico tratto rettilineo sia al tratto che, staccandosi obliquo dallo stesso, sale al Colle del Sole». In effetti, una prosa invidiabile e a suo modo poetica.

Eurochocolate 2017 Guarducci

Guarducci con Artemisia, testimonial 2017

Cioccolato non meno importante di UJ Poi Guarducci torna serio parlando dell’importanza del cioccolato a Perugia: «Nella fabbrica di San Sisto lavorano 900 persone e il cioccolato è un prodotto da tutelare. Questa declassificazione rispetto a una posizione premium vicino alla Fontana Maggiore è un fatto negativo. Che ovviamente non condividiamo. Fra l’altro – aggiunge – se i predecessori della dottoressa Mercalli, che credo abbiano le stesse qualità essendo stati soprintendenti, hanno in questi 20 anni dato quella autorizzazione non capisco perché ci sia questa sorta di impuntatura». In queste ore dovrebbero arrivare aggiornamenti. Sono in corso incontri serrati, ma non filtrano indiscrezioni possibilistiche su una eventuale retromarcia della Soprintendenza.

difendo perugina Eurochocolate 2017 Guarducci

L’hastag pro Perugina

L’importanza del cioccolato per Perugia è uno dei motivi per cui Guarducci ha scelto di scendere in piazza accanto ai lavoratori Nestlé – Perugina, in occasione dello sciopero di sabato mattina. Però Guarducci ci tiene a precisare che il suo obiettivo non è fare la guerra né tranciare giudizi, piuttosto sollecitare un punto di incontro, nella consapevolezza che finora si è viaggiato al di sopra delle proprie possibilità: «La Perugina non avrebbe potuto mantenere in piedi una fabbrica con un numero di addetti sovrastimato rispetto al fatturato. Conosco il mercato; i competitor di Perugina non hanno questi disequilibri. Non è un problema nato ieri, viene da lontano. Probabilmente è mancata un po’ di politica, probabilmente è mancato un po’ il sindacato e probabilmente è mancata anche un po’ la città».

GUARDUCCI SULLA MANIFESTAZIONE DI SABATO – IL VIDEO

I cambiamenti di Nestlé «L’azienda, da due anni a questa parte, ha deciso di azionare dei controbalzi su Perugia – ricorda amaro Guarducci – avevamo anche noi dei progetti in corso che si sono interrotti. Siamo anche noi coinvolti, seppur in misura diversa, in questo cambio di orientamento rispetto al focus cioccolato (riferimento al locale che doveva sorgere sotto le Logge; ndr). Noi però vogliamo costruire dei percorsi risolutivi, non infiammare il terreno di confronto. Gli operai hanno chiesto un segnale dalla città. E la città deve darlo. Nello spirito di trovare una soluzione insieme alle istituzioni, al governo centrale ma anche alle istituzioni locali».

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