Papigno, gli studios ora in mano al Comune

Eseguito lo sfratto che non va ad incidere sulle cause civili pendenti fra l’amministrazione e Istituto Luce Cinecittà

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Il Comune di Terni è ufficialmente rientrato in possesso degli ex ‘studios’ di Papigno. Mercoledì mattina è stato eseguito lo sfratto con consegna delle chiavi da parte dei rappresentanti dell’Istituto Luce Cinecittà srl – presenti il procuratore speciale e una delegata dello studio legale che assiste la società – nelle mani dell’architetto Angelo Baroni e dell’avvocato Francesco Silvi del Comune di Terni.

STUDIOS PAPIGNO, IL CONTENZIOSO PROSEGUE

La battaglia prosegue

La riconsegna – conseguenza di un’offerta reale da parte di Cinecittà srl, ergo del tutto volontaria – non va a collimare con le cause civili, reciproche, in corso fra il Comune di Terni e la società romana. Di fronte al tribunale di Terni, ad esempio, pende la richiesta di risarcimento da parte dell’amministrazione comunale per la presenza di rifiuti – come vecchie scenografie – e presunti danni riportati da strutture e impianti nel corso degli anni.

E ora?

Anni, c’è da dire, di pressoché totale inutilizzo che hanno portato a volatilizzarsi il ‘sogno cinematografico’ a Terni. Ora, forse, si potrà provare a scrivere un nuovo futuro. Pendente, sempre in tribunale, c’è anche la causa intentata da Cinecittà per le conseguenze negative che la costruzione del soprastante ponte ‘delle Marmore’ della strada Terni-Rieti, avrebbe causato all’attività degli studios. Gli argomenti per motivare il fallimento, come si vede, non mancano.

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