Pc vecchi, edilizia bloccata in Comune

Perugia, a gennaio nuovo software per il Suape ma non ‘gira’ sui vecchi computer. Dipendenti con le mani in mano e pratiche che si ammucchiano sui tavoli

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Parlare con il sindaco in video conferenza, inviare documenti e pratiche direttamente dal proprio computer, condividere certificati in tempo reale e prendere appuntamenti con i vari uffici tutto davanti a un schermo.

La postazione di Circoscrizione 4.0

Pratiche bloccate E’ questo il sogno della ‘Perugia ultra digitale’ che l’amministrazione Romizi sta portando avanti da mesi e su cui si punta per il futuro del capoluogo umbro. Ma, come per tutti i bei sogni, il risveglio è sempre un po’ brusco. Soprattutto dalle parti di palazzo Grossi dove, da ormai più di un mese, tutte le pratiche edilizie sono praticamente bloccate. I telefoni, ogni giorno, sono roventi. Da settimane architetti e progettisti chiamano i centralini del comune e del Suape, l’ufficio che si occupa dell’edilizia privata, perché le pratiche sono tutte bloccate e si ammucchiano, letteralmente, sopra alle scrivanie.

Telefoni roventi C’è chi ha presentato progetti di ristrutturazione ben prima di Natale, a inizio dicembre, ma anche a novembre. L’iter burocratico, per quanto riguarda le pratiche paesaggistiche ad esempio, prevede che un progetto di ristrutturazione passi per la commissione edilizia e poi, una volta che gli uffici comunali hanno redatto i verbali, siano trasmesse alla Soprintendenza che, in tre settimane, col silenzio assenso, avalla il rifacimento di un tetto o la ristrutturazione di un palazzo del centro storico. Un meccanismo ben oliato che, però, a inizio anno si è inceppato.

Dipendenti arrabbiati «Purtroppo non abbiamo ancora risolto – risponde una gentile dipendente comunale di palazzo Grossi a un’ennesima telefonata di sollecitazione circa l’epilogo di una pratica paesaggistica – ci stanno lavorando ma ancora non possiamo dare una risposta. Ci sono state riunioni – spiega – ma il problema è sempre lo stesso». Un problema non di poco conto, però, quello che sta bloccando i lavori di mezza città e allungando a dismisura tempi burocratici già di per sé abbastanza lunghi. A gennaio, infatti, è stato cambiato il programma attraverso il quale i dipendenti comunali potevano compilare i verbali che sarebbero stati poi trasmessi alla Soprintendenza. Peccato, però, che l’ultimo ritrovato della tecnologia non ‘giri’ sui computer degli uffici comunali e al momento è impossibile trovare una soluzione. Le pratiche sono tutte lì che attendono e così anche gli architetti e i progettisti.

I disagi «Ci sono problemi anche con la ditta fornitrice, problemi grossi – prosegue la dipendente comunale – sono partite lettere a livello dirigenziale e aspettiamo una risposta. E’ un problema noto a tutti e grave, non sappiamo come si potranno rispettare i tempi per quelle pratiche in raccordo con la Soprintendenza. Anche noi dipendenti ci troviamo in grossa difficoltà, siamo a disagio nei confronti dell’utenza ma anche per organizzare il lavoro, dobbiamo inventare soluzioni ma non è possibile andare avanti così. Riceviamo ogni giorno tantissime telefonate. I responsabili sono i dirigenti, noi non abbiamo risposte e siamo i primi ad essere arrabbiati perché non siamo nelle condizioni di poter lavorare».

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L’assessore Francesco Calabrese

Il nuovo programma Tempi certi per la risoluzione del problema, al momento, non ce ne sono. E dire che, proprio lo scorso 2 novembre, con una determinazione dirigenziale il comune aveva deciso di ‘rinnovare’ il parco pc in dotazione agli uffici. Nuovi server e monitori per il servizio Demografia, nuovi sistemi di salvataggio di banche dati, 29 nuove postazioni di lavoro avanzate per permettere la «dematerializzazione delle pratiche di edilizia privata in base al quale tutti i progetti e relativi documentazione di contorno dovranno, d’ora in poi, essere presentati solo in forma digitale e telematica». Il tutto per una spesa di 133 mila euro.

Pc troppo vecchi Mentre le pratiche restano impilate sulle scrivanie, a tranquillizzare dipendenti e privati ci pensa l’assessore ai lavori pubblici Francesco Calabrese secondo il quale, non appena risolto il problema, ci si potrà dimenticare delle file davanti agli sportelli o delle code fuori agli uffici comunali. «Una volta arrivati alla meta – spiega Calabrese – sarà un mondo bellissimo in cui si potranno inviare le pratiche direttamente dalla propria mail agli uffici comunali. In questa fase bisogna avere un po’ di pazienza perché si è creato un intoppo: il vecchio programma utilizzato era obsoleto, aveva più di 20 anni, e costringeva i dipendenti a fare i calcoli utilizzando carta e penna. Ci è sembrato opportuno sostituirlo, visto che dal 1998 usavamo sempre lo stesso. Il problema è che il nuovo software è lento e si blocca perché i computer sono troppo vecchi».

Soluzioni in vista? Evidentemente quelli appena acquistati non sono bastati. «Già da ora – prosegue Calabrese – i nostri tecnici stanno lavorando per sostituire i computer e permettere ai dipendenti comunali di lavorare in tutta tranquillità con un nuovo programma che ora dovranno imparare ad utilizzare. Qualche giorno di pazienza e il nuovo sistema entrerà gradualmente a regime con dei benefici che riguarderanno tutti», assicura l’assessore.

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