Perugia, a Porta Pesa una nuova sala slot

Residenti e famiglie sul piede di guerra per un nuovo centro scommesse a due passi dagli istituti scolastici. Sarah Bistocchi, Pd: «Far rispettare il regolamento comunale»

Condividi questo articolo su

I negozi e i ristoranti chiudono, i centri scommesse aprono. E’ il caso di Porta Pesa, a due passi dall’università per Stranieri, quartiere residenziale e di collegamento tra Monteluce e il centro storico di Perugia.

Il quartiere Proprio quello dove c’è un maggior insediamento di cittadini stranieri, cinesi in primis, che hanno aperto supermercati, bazar e, a breve, un nuovo ristorante che prenderà il posto della storica osteria La Lumera. Così, dove fino a qualche tempo fa c’era un negozietto di abbigliamento, proprio tra la pizzeria e il mini market, a pochi passi dalla scuole elementare Primo Ciabatti, a breve dovrebbe aprire i battenti un nuovo centro scommesse.

Centro scommesse In realtà, l’agenzia sarà trasferita dal piccolo locale in via Fra Bevignate, dove una giovane ragazza di origine calabrese ha aperto circa un anno fa, a quello più grande che ospitava il negozio, sempre ‘made in China’, di abbigliamento. Un luogo ben più grande, sicuramente, e troppo vicino agli istituti scolastici presenti nella zona. Per questo, in tutto il quartiere, i malumori si fanno già sentire. Intanto, per cercare di capirci qualcosa in più, i consiglieri comunali del Pd Sarah Bistocchi e Tommaso Bori hanno già presentato un ordine del giorno.

Le scuole A preoccupare tutti, infatti, come ricorda Bistocchi, «è la presenza di numerosi plessi scolastici che sono stati scelti da molte famiglie in quanto ritenute scuole di eccellenza nel contesto educativo e formativo della fascia d’età compresa tra i 4 e i 14 anni». Sono circa 1300 infatti gli alunni che frequentano la Scuola materna Santa Croce, la Scuola elementare Ciabatti e la Scuola media Foscolo, divenendo così un fattore importante per il tessuto sociale ed economico del quartiere, che si è andato modellando intorno alle esigenze di alunni e genitori. Dai primi riscontri, sembrerebbe che la struttura proprio davanti alla rotonda di Porta Pesa ospiterà il centro scommesse gestito dalla giovane assieme al fidanzato, in un locale di due piani dove, in quello seminterrato, potrebbero essere installate delle vere e proprie slot machine.

Statistiche Circa 80 miliardi di fatturato, per quasi il 4% del Pil nazionale, la ‘ludopatia’ rappresenta la terza industria italiana con oltre 6.181 agenzie autorizzate e 400 mila slot machine distribuite sul territorio nazionale per oltre 15 milioni di giocatori abituali, tra cui 2 milioni a rischio patologico. Numeri drammatici che non lasciano indietro neanche i più giovani, dal momento che oltre il 20% degli adolescenti tra i 10 e i 17 anni frequenta già agenzie di scommesse e sale bingo, mentre il 54% dei giovani ha tentato la fortuna almeno una volta con gioco d’azzardo.

Il quartiere Da Borgo Sant’Antonio a Porta Pesa, ricorda ancora la consigliera, «nel corso degli ultimi anni, c’è stata una forte riqualificazione urbana ad opera del lavoro incessante e quotidiano dell’associazione locale, che ha restituito alla zona alle porte del centro storico valore storico-artistico e decoro urbano, in un’ottica di tutela e salvaguardia delle caratteristiche del luogo e di conservazione dei beni culturali. L’apertura di questo centro scommesse sarebbe in evidente contraddizione con l’attenzione che il governo sta dimostrando sul tema». La conferenza unificata, infatti, in conformità con la legge di Stabilità 2016, è in procinto di esprimere una intesa tra governo, regioni ed enti locali, e c’è poi la legge regionale del 2014 che prevede tutta una serie di norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico.

Normativa Ma se la legge prevede che le slot machine non siano installate a una distanza minore di cinquecento metri dalle scuole, come è possibile che l’agenzia apra i battenti a una distanza così ravvicinata da questi istituti? Il documento presentato dai due consiglieri va proprio in questa direzione, per accertare eventuali violazioni dei regolamenti comunali e della legge e per sensibilizzare il comune affinché avvii una campagna informativa mirata a prevenire l’insorgere della ludopatia.

Legalità «In questa direzione – ricorda ancora Sarah Bistocchi – va anche il Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo, che vede tra i primi firmatari anche il Comune di Perugia. Auspichiamo quindi che venga applicata la normativa regionale e che vengano attivati immediatamente gli Uffici comunali preposti per accertare eventuali violazioni alle norme di legge e ai regolamenti comunali per l’apertura di centri scommesse nella zona di Porta Pesa».

Tagli in vista Il governo, però, è pronto a una drastica riduzione del parco slot: in Umbria, secondo un’elaborazione di Agipronews sui dati forniti dal Governo, il taglio del 33% delle slot – rispetto alla situazione attuale – si traduce in 1.864 macchine in meno, con gli apparecchi che a fine 2017 saranno 3.723.

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli