Perugia, area Kennedy: «Totale abbandono»

La consigliera del Pd Emanuela Mori attacca: «Nella zona dei nuovi ascensori c’è il degrado più selvaggio, il Comune intervenga per metterla in sicurezza»

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«L’area prospiciente i nuovi ascensori della galleria Kennedy è nel totale abbandono. Degrado più selvaggio, l’amministrazione comunale intervenga». L’invito alla giunta Romizi, con tanto di interrogazione, è della consigliera comunale del Pd Emanuela Mori: «Ripristinare sicurezza e decoro».

Condizioni e incuria La Mori in premessa ricorda che «lo scorso marzo sono stati inaugurati e resi fruibili alla cittadinanza e ai turisti i nuovi impianti di risalita che conducono alla stazione del Minimetrò del Pincetto; un’opera fondamentale per la nostra città, molto attesa in special modo per lavoratori e studenti pendolari che, nel periodo di chiusura degli storici ascensori posti a lato della galleria Kennedy, erano costretti a percorsi alternativi tortuosi e naturalmente più lenti. Per la loro realizzazione sono stati spesi ben 840 mila euro». Si arriva alla ‘denuncia’: «Nonostante – spiega la Mori – una spesa così ingente, un’area di non poco conto ben visibile al primo piano dei nuovi ascensori è stata e continua ad essere abbandonata al degrado più selvaggio. La scarpata posta immediatamente a lato dell’uscita dei nuovi impianti si trova in condizioni pessime. A causa dell’incuria, nel corso del tempo molti massi, anche di dimensioni importanti, si sono distaccati e sono caduti alla base. Per di più, la palizzata di contenimento ed in particolar modo la staccionata, oltre ad essere letteralmente invase dalle piante infestanti, risultano ammalorate in più punti».

La sicurezza Per l’esponente del Pd è «inammissibile che uno spazio così poco distante dall’acropoli, accanto a degli impianti nuovi da poco inaugurati, ad un’area riqualificata dopo quasi 2 anni di lavori, venga lasciato nell’abbandono più totale. Mi auguro che l’amministrazione comunale possa intervenire con urgenza per ripulire la scarpata dalla vegetazione e soprattutto – conclude – metta in sicurezza l’area in questione, dove ogni giorno transitano i pedoni».

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