Due avvocati civilisti di Perugia – un 40enne ed una 37enne, con studio nei pressi della stazione di Fontivegge – sono finiti agli arresti domiciliari in seguito ad un’indagine, avviata ad inizio del 2019, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Firenze e coordinata dalla procura fiorentina. Inchiesta che vede indagato a piede libero – con richiesta di sospensione dall’incarico, su cui deciderà il gip all’esito dell’interrogatorio – un giudice civile del tribunale di Spoleto, compagno della 37enne arrestata. A riportare la notizia sono le edizioni web dei quotidiani La Nazione e Il Messaggero.
Corruzione
L’accusa formulata ai due legali è corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e traffico di influenze illecite. Il primo reato riguarda anche il magistrato indagato ed è relativo ad incarichi di delegato alle vendite nell’ambito di procedure di esecuzioni immobiliari, che sarebbero stati affidati all’avvocato 40enne, collega e socio di studio della compagna 37enne del giudice. I proventi dell’attività sarebbero stati poi spartiti dai due arrestati.
L’asta ‘pilotata’
Quest’ultimi devono rispondere anche di ‘traffico di influenze illecite’ per aver millantato contatti e relazioni privilegiate con un terzo soggetto, delegato alla vendita di un’abitazione oggetto di pignoramento da parte del tribunale di Perugia. Secondo l’accusa i due legali si sarebbero fatti consegnare 11.500 euro dalla coppia a cui l’immobile era stato pignorato, dopo aver convinto i diretti interessati che avrebbero potuto pilotare l’asta a loro favore. Ulteriore e separato filone, coordinato in questo caso dalla procura di Perugia, è relativo alla contestazione di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione’, mossa nei confronti dell’avvocato 40enne. Vicenda che ha portato all’arresto anche di una donna di nazionalità rumena, ristretta anche lei ai domiciliari.