Perugia, due vittorie molto pericolose

I 9 gol fra Benevento e Chiavari entusiasmano i tifosi. Ma il campionato è lungo e insidioso

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I risultati sono impietosi, per le avversarie: Benevento-Perugia 0-4 e Virtus Entella – Perugia 1-5. E anche i tabellini: 4 gol per Cerri e 3 per Han, attaccanti che si candidano a recitare un ruolo di primo piano in questa stagione. Gol anche per Emmanuello, altro neo acquisto.

Han col pallone (foto Settonce)

I nuovi fanno bene Ma non solo i gol. Ottime prestazioni di Bandinelli, Zanon e dello stesso Pajac che, da riserva di lusso, ha confezionato un assist (a Benevento) e due gol nella sgambata romana contro il Trastevere, fra l’altro giocando (bene) da terzino sinistro, ruolo al momento scoperto nella rosa del Perugia, atteso che Zanon a sinistra proprio non vuole giocare. In compenso c’è il croato. E c’è pure Belmonte, ormai un jolly, che gioca a sinistra come un veterano e a Chiavari si è pure procurato un rigore. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per pensare che vada tutto bene, che la squadra sia già forte così e che non siano necessari altri accorgimenti. L’errore più grande che possa fare il Perugia in questo momento.

Anche per il mercato A quattro giorni dalla chiusura del calciomercato, c’è il rischio di illudersi che non servano innesti. O addirittura che si possa rinunciare a Di Carmine a cuor leggero solo perché ci si è ritrovato fra le mani quel gioiellino che è Han. Invece gli acquisti vanno fatti: mancano ancora un portiere, almeno un terzino sinistro e un trequartista. Magari anche un mediano in più e un difensore centrale esperto. E pure un attaccante, se la corte a Di Carmine dovesse diventare così serrata da far capitolare Goretti e far cadere il bomber della passata stagione fra le braccia del Palermo o dell’Empoli (per inciso: due dirette concorrenti alla promozione). Il direttore dell’area tecnica continua ad assicurare che Samuel non è in vendita e che al massimo, se lui vorrà, andrà via solo di fronte a un’offerta irrinunciabile. E in ogni caso si prenderebbe poi un’altra punta da alternare col nordcoreano. Nei prossimi giorni vedremo.

Vittorie pericolose Le avevamo definite proprio con queste parole, a caldo, subito dopo il fischio finale di Chiavari. Pericolosa per la società – per i motivi appena esposti – e per i tifosi. E i commenti della domenica mattina avvalorano questa tesi. Dopo appena 90 minuti di un campionato lunghissimo e logorante come quello della serie B, l’esaltazione del giorno dopo sembra addirittura eccessiva, fra i tifosi, nei bar e sui social. Col rischio che tutto sembri facile è che alle prime difficoltà possano arrivare mugugni eccessivi. Siamo appena alla prima giornata e la stagione scorsa ha insegnato come il cammino sia lungo e irto di insidie: dopo una prima parte più ‘allegra’ le squadre si chiudono a riccio e vincere sarà sempre più difficile, soprattutto per chi ha giocatori giovani e poco avvezzi a sgomitare nella tonnara di un’area di rigore di serie B.

Le insidie Ci sono gli infortuni (e il Perugia ne sa qualcosa), le squalifiche, quest’anno anche tante convocazioni in nazionale. E poi ci saranno gli accorgimenti tattici degli allenatori avversari, bravi a trovare rapide contromosse nei confronti delle squadre di vertice e di quelle che ambiscono a diventare tali. Se n’è accorto Bucchi lo scorso anno, costretto a cambiare modulo per alcune partite nel girone di ritorno, ma anche Pecchia, ad esempio, che sembrava avere una corazzata e si è ritrovato a sudare per conquistare la promozione. Niente è scontato in serie B. Le idee invecchiano in fretta e gli entusiasmi evaporano. Occorre quindi sangue freddo e mente lucida. Prima sul mercato, poi in campo. Per questo la notizia più importante della domenica è quella diramata dalla pagina Facebook del Perugia: allenamento intenso per chi non ha giocato. Pancia a terra, sudore e lavoro sodo: questa la ricetta per la serie A. 

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