Perugia e Ternana, sei punti e nuova linfa

Il ‘Grifo’ entra tra le prime otto grazie a Parigini. Un sempre più decisivo Falletti consente alle ‘Fere’ di uscire dalla zona play-out

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di S.F.

Una superiorità inattesa, a tratti schiacciante, certificata da un successo con un risultato ‘stretto’ rispetto al gap visto sul terreno di gioco. La Ternana si tira di nuovo fuori dalla zona playout con una prova eccellente a livello fisico, tecnico e mentale, la migliore della stagione al ‘Liberati. Ora arriva il difficile: ripetersi e non subire cali di tensione improvvisi da un match all’altro, in un mese di dicembre che vedrà le ‘Fere’ impegnate sei volte in ventitré giorni. Molto bene anche il Perugia: vittoria in rimonta ad Avellino e zona play-off raggiunta.

La rete di Ardemagni nel derby: da quella partita il Perugia ha cambiato passo

La rete di Ardemagni nel derby: da quella partita il Perugia ha cambiato passo

Derby svolta Vittoria nella straregionale e cambio passo per i biancorossi di Bisoli, autori di una splendida rimonta al ‘Partenio-Lombardi’ di Avellino. Dal 24 ottobre il ‘Grifo’ ha infatti collezionato 14 punti in 7 gare, mettendosi alle spalle interrogativi e malumore della piazza dopo il primo mese e mezzo di stagione concluso con appena una vittoria. In terra campana determinante Vittorio Parigini, al secondo gol consecutivo – entrato anche nell’azione dell’1-1 – dopo quello firmato nel 4-0 al Brescia. Fondamentale per dare più linfa e velocità all’attacco biancorosso anche Fabinho, che Bisoli ha mandato sul terreno di gioco al posto di Zapata nel secondo tempo.

E il calendario sorride alla formazione di mister Bisoli. Da qui alla pausa invernale il Perugia sarà infatti impegnato per ben quattro volte sul terreno amico, contro Modena, Novara, Livorno e Vicenza, disputando fuori dalle mura amiche le sfide con Bari e Pro Vercelli. Lontanissime – calabresi a dieci punti, tre gare di vantaggio – Cagliari e Crotone, per il ‘Grifo’ è l’occasione di guadagnare ulteriori punti e garantirsi il posizionamento in pianta stabile tra le prime otto del torneo. Intanto il tecnico emiliano si gode il primo successo dallo svantaggio iniziale.

Ceravolo e Falletti: 7 dei 16 gol rossoverdi portano la loro firma

Ceravolo e Falletti: 7 dei 16 gol rossoverdi portano la loro firma

Paradossale, venendo alla Ternana, il fatto che, con il successo di sabato sui veneti, a cadere al ‘Liberati’ siano state tre delle quattro formazioni – in testa c’è il Crotone – con rendimento migliore in trasferta: Novara, Bari e Vicenza, con nessun gol incassato e ben sette realizzati. Altra peculiarità di questa Ternana ‘Brediana’ tutt’altro che scontata: ad inchiodare i rossoverdi sono stati invece i match casalinghi con le medio-piccole, tuttavia le ‘Fere’ hanno ora sul piatto due notevoli occasioni – Como e Virtus Lanciano – per invertire il trend e, magari, con qualche punto nelle gare in esterna, cercare di ‘girare’ almeno a quota 25 in attesa del mercato invernale.

La catena destra Sotto tono Furlan, miglior performance stagionale per Zanon. Anche sabato la Ternana ha confermato una netta preferenza nell’attaccare dal lato destro di gioco, dal quale sono state impostate gran parte delle azioni di gioco. Fondamentali in tal senso gli spostamenti tra le linee di Falletti, molto spesso leggermente decentrato verso quella zona e mai preso in consegna bene da difesa e centrocampo vicentino, ‘assaltato’ con successo – nei primi 20-25 minuti dei due tempi – dal pressing offensivo rossoverde. Sull’altra corsia ennesima performance da incorniciare per Luigi Vitale che, oltre al puro lavoro difensivo, è stato determinante nel contropiede (assist ‘sporcato’ dall’intervento in tackle di un difensore biancorosso, sarebbe stato il 4° in campionato) culminato nel gol dell’uruguaiano. I rossoverdi dell’allenatore trevigiano hanno così conquistato la terza vittoria interna in altrettanti incontri contro squadre schierare con il 4-3-3: casualità dovuta per lo più ad atteggiamento mentale del gruppo o match-up tattico particolarmente favorevole?

TERNANA-VICENZA, LE FOTO DI ALBERTO MIRIMAO

Segnali di vita Non ha segnato, né tantomeno confezionato un assist. Ma è un Felipe Avenatti più che sufficiente quello ammirato contro i biancorossi: sbagliato un colpo di tacco – e mugugni immediati di parte del pubblico – ad inizio partita, la punta di Montevideo ha disputato un match in crescendo, mettendo in campo forza fisica e convinzione. Niente testa bassa perenne, né sensazione di inefficacia: tra i migliori sul terreno di gioco nella ripresa per capacità di conquistare la sfera e lanciare – pregevoli un paio di giocate – in profondità i compagni in campo aperto. Il discorso, specie per lui, è lo stesso della squadra: occorre costanza. Il gol, che manca da un mese e mezzo, arriverà.

Avenatti in azione contro il Vicenza: manca il gol, ma buona partita

Avenatti in azione contro il Vicenza: manca il gol, ma buona partita

‘Deus ex machina’. Falletti capocannoniere della Ternana a poche giornate dal termine del girone d’andata. Uno scenario tra il surreale e l’utopico da immaginare ad inizio stagione ed invece, grazie a una costante crescita tecnica – c’è continuità ora – e soprattutto tattica, l’uruguaiano ha firmato sabato la quarta rete stagionale. Dribbling nello stretto su Urso e un destro chirurgico – giocata che già aveva tentato in due circostanze per battere Vigorito, quasi riuscendoci – sul palo lontano, per ora è lui il trascinatore della squadra: «Contento per il gol e per i ragazzi, hanno lottato alla fine: c’è solo da continuare in questo modo. Gondo – spiega in merito all’arrabbiatura con l’ivoriano sul mancato assist – ha dovuto decidere in un secondo e non mi ha visto, gliel’ho fatto presente. Stiamo lavorando – conclude l’uruguaiano – bene ed aver conquistato questo risultato è molto importante». Intesa pressoché perfetta con Fabio Ceravolo nel match con i veneti: scambi sempre efficaci e produttivi, senza troppi ghirigori.

GUARDA LE INTERVISTE A FALLETTI, VALJENT E BUSELLATO

Barriera slovacca Minuto 45, primo tiro del Vicenza con Galano. Minuto 63, primo tiro – causato da una disattenzione in ricezione di Gondo – nello specchio del Vicenza firmato Sbrissa, nell’unico spezzone (circa dieci minuti) dove il Vicenza ha avuto un momento favorevole. Male, malissimo l’offensiva biancorossa, anche grazie ad un puntuale Martin Valjent, al rientro da titolare in difesa dopo oltre tre mesi. Tackle, concentrazione nel gioco aereo e ‘cattiveria’ non sono mancate al talento slovacco, che ha fatto sentire la sua presenza senza sosta durante l’incontro. Appena una sbavatura, poi un match in pieno controllo: «Quest’anno in difesa non sono stato schierato spesso, più a centrocampo: sono tornato – commenta Valjent – in quel ruolo e mi fa piacere starci. Felice per la vittoria, ma ora non dobbiamo accontentarci vista la posizione di classifica: è stata una bella prestazione di tutta la squadra, non solo mia. Dobbiamo sempre fame di prendere punti da qui in avanti». Ora parola e scelte a Breda: a Vercelli riecco Masi e Meccariello, ma forse solo per la panchina.

Molto bene Martin Valjent

Molto bene Martin Valjent

Autostima e sicurezza Sostanza, come di consueto, per Massimiliano Busellato. Se la mediana del Vicenza è andata in crisi, di fatto, fin dai primi minuti di gioco, è dovuto anche al persistente lavoro di pressing dei centrocampisti e dei giocatori offensivi delle ‘Fere’, mai disuniti nell’avanzare in unisono verso i portatori di palla avversari. Ottimi risultati per classifica e mente del gruppo di Breda: «Siamo forti – sottolinea Busellato – e già lo avevo detto dopo Crotone, anche se non riuscivamo a dimostrarlo. In quest’occasione invece lo abbiamo fatto vedere: la gente deve rendersi conto che siamo forti, oggi avevamo di fronte un avversario di valore. Le critiche vanno bene quando facciamo brutte figure, però in questo momento voglio dire che siamo in grado di toglierci belle soddisfazioni». Serve però stabilità.

Particolarità Breda Cinque vittorie, cinque sconfitte e doppia cifra raggiunta. Il tecnico rossoverde di pareggi non vuol proprio saperne e con il successo sul Vicenza ha raggiunto un particolare traguardo: è diventato il quarto allenatore di sempre nella storia della Ternana a terminare – da debuttante  – i primi dieci incontri ufficiali senza la condivisione della posta palio. Si aggiunge alla lista composta da Karl Harmer (12), Róbert Winkler (11) ed Eraldo Pangrazi (10), l’ultimo – stagione 1940-1941 – a raggiungere tale score.

Longarini e Breda al termine del match

Longarini e Breda al termine del match

La nota stonata Record negativo in campionato dal 2011 (Ternana-Carpi, Lega Pro) e, in serie B, dalla sfida all’Avellino che chiuse il campionato 2005-2006. Nota stonata della sfida al Vicenza la più che modesta presenza del pubblico – 2 mila e 843 spettatori, supporter biancorossi compresi – sugli spalti del ‘Liberati’: nelle prime otto gare interne la media si attesta a 4 mila e 888, contro i 4 mila e 914 della passata stagione. Tutto in linea, sembrerebbe, ma con una notevole differenza dovuta al ‘Derby dell’Umbria’ casalingo già disputato.

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