Perugia, ecco Arianna: una storia a lieto fine

Tra lei e la mamma c’era un problema di incompatibilità di sangue, ma i medici del Santa Maria della Misericordia l’hanno fatta nascere

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«Saremo sempre riconoscenti al dottor Graziano Clerici ed a tutto il personale dell’Ospedale di Perugia che ci ha regalato la gioia di dare la vita alla nostra secondogenita Arianna. Oggi torniamo a Napoli, con la gioia nel cuore. Il nostro sarà davvero un grande Natale». A dirlo è Angela, una giovane mamma napoletana, che all’inizio di ottobre, durante i controlli di routine per la gravidanza, apprende che ‘qualcosa non va’.

Il dottor Graziano Clerici

Il dottor Graziano Clerici

L’allarme I medici della sua città inquadrano il caso come ‘Isoimmunizzazione materno-fetale combinata per l’antigene D e per l’antigene C’. Si tratta di una incompatibilità di sangue tra madre e feto estremamente pericolosa: «C’era da reagire e prendere in fretta una decisione – racconta Angela all’ufficio stampa dell’Azienda ospedaliera – e mentre i medici di Napoli stavano pensando a come intervenire, Internet mi è venuto in aiuto. Ho cosi appreso che il dottor Clerici aveva già risolto casi analoghi al mio, ed aveva pubblicato su riviste scientifiche il frutto dei suoi studi». Il caso, sottolinea la neo-mamma, che lavora come nutrizionista in un centro medico di Napoli, «era davvero complesso e preoccupante, ma il dottor Clerici ha immediatamente capito la gravità della situazione e si è attivato per effettuare l’intervento appena reperito un donatore idoneo dal centro trasfusionale».

Il medico La decisione è stata quelle di intervenire con trasfuzioni di sangue, ma «dopo la prima – racconta il medico – il valore di emoglobina del feto era ancora estremamente basso ed il timore era che potevano essersi verificati danni di natura cerebrale, ma fortunatamente siamo arrivati in tempo. La sinergia tra anestesisti e centro trasfusionale ha funzionato in pieno, e per questo vorrei condividere il risultato ottenuto con i colleghi medici Francesco Oliva e Mauro Marchesi che si sono messi subito a disposizione con grande professionalità ed entusiasmo nella gestione di un caso che ha coinvolti tutti, con grande empatia».

Le trasfusioni Angela, dal 3 ottobre al 27 novembre, giorno in cui è nata Arianna, si è sottoposta a ben quattro trasfusioni di sangue, per due volte in day hospital, e per due altre con ricoveri anche di dieci giorni: «Il cottor Clerici ci ha trasmesso fiducia da subito, mio marito ed io quella bambina la volevamo con tutte le nostre forze, non è stata certo la distanza da Napoli a preoccuparci. Per precauzione Arianna è stata trasferita nella Unità di terapia intensiva ed oggi dopo dieci giorni di degenza è stata dimessa». La famiglia si è organizzata logisticamente; le due nonne Agostina ed Annamaria si sono alternate nell’assistenza di Celeste la primogenita e della neo mamma. Ora che si torna a casa un pensiero intenso è rivolto a tutti gli operatori che hanno assistito Angela e Arianna.

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