Perugia, fontane a led alla stazione e in centro

La giunta investe 55 mila euro, di cui 40 finanziati dalla Cassa di risparmio. Polemica sul concetto di ‘riqualificazione urbana’

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Il progetto rientra tra quelli destinati allo sviluppo locale e all’edilizia popolare. Sul tavolo ci sono 56 mila euro, di cui 40 finanziati dalla Cassa di Risparmio. E’ così che, dalla stazione a piazza Italia, Perugia avrà una nuova illuminazione.

La delibera Ma come per ogni nuovo progetto, ecco che subito scoppia la polemica. Ma andiamo per gradi, nei giorni scorsi la giunta ha licenziato una delibera che prevede l’illuminazione delle fontane di piazza Vittorio Veneto, alla stazione, e quella di piazza Italia. Le due fontane, pur funzionanti e in buono stato di manutenzione, dovrebbero comunque necessitare di piccoli restauri «oltre che fornirle – si legge nell’atto – di contenuti virtuali che possano rivalutarle sia agli occhi di chi le vede tutti i giorni, sia di chi giunge a Perugia come turista per la prima volta».

I costi Così il nuovo progetto prevede l’installazione di nuovi impianti di illuminazione a led in grado di generare effetti cromatici e dinamici oltre che la realizzazione di contenuti informativi attraverso app dedicate «per integrare gli elementi tradizionali quale acqua, luce, energia con l’Ict». L’importo sui lavori, come stabilito dal responsabile unico del procedimento, l’ingegner Gabriele De Micheli, si aggira sui 27 mila euro a cui si devono aggiungere altri 16.800 per l’acquisto delle luci led e la manodopera per un totale, Iva compresa, di 55 mila 860 euro. Grazie al cofinzanziamento della fondazione Cassa di Risparmio, 40 mila euro verranno inseriti nell’ambito del bando annuale per i progetti destinati a sviluppo locale e edilizia popolare.

Interventi più urgenti Ma se si parla di riqualificazione urbana, per i consiglieri d’opposizione del Pd Erika Borhesi e Alvaro Mirabassi, forse prima di illuminare le fontane ci sarebbero ben altri interventi più urgenti e socialmente prioritari, dal momento che le stesse risultano comunque funzionanti e in buono stato. «Intervenire sul sistema di illuminazione della fontana di Fontivegge – dichiarano i consiglieri – non è sicuramente la soluzione ai problemi di degrado e microcriminalità del quartiere, un intervento che nulla ha a che fare con la messa in sicurezza degli spazi e con la rivitalizzazione sociale, economica e culturale della zona».

Priorità Perché poi accumunare le problematiche di una zona critica come quella della stazione con piazza Italia dove si affacciano tutti i palazzi e le principali sedi istituzionali umbre? In attesa di presentare un ordine del giorno e chiarire quali siano state le motivazioni alla base della scelta, nonoché l’invito a rivedere il progetto, i consiglieri proseguono: «Sono tante, ad oggi, le priorità, le criticità e le necessità della città, a partire per esempio dalla situazione di incuria e degrado delle aree verdi fino alle emergenze in materia di edilizia sociale e popolare, si sarebbe potuto usufruire di questa risorsa per portare avanti un progetto di sviluppo locale e riqualificazione ben più urgente e preminente rispetto a quello messo in campo e per il quale l’amministrazione investe in aggiunta risorse proprie per un importo complessivo di 15.860 euro, sottraendo quindi risorse destinate alla pubblica illuminazione. La città è delle persone e dei bisogni e non è di certo con interventi di manutenzione dell’illuminazione di queste due fontane che l’amministrazione si occupa del bene comune».

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