Perugia, Gest paga: «Abbassare la tariffa»

Dopo vari solleciti, il Comune ha riscosso l’intera cifra per l’indennità di disagio ambientale che ora, promette palazzo dei Priori, «sarà destinata alla riqualificazione di Borgo Giglione, Ponte Rio e Pietramelina»

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L’ultimo incasso porta la data del due gennaio scorso. Ci è voluto un po’, ma i pagamenti per l’indennità di disagio ambientale dovuti dal gestore al comune di Perugia per il periodo compreso tra il 2011 e il 2014 sembrano ora essere tornati in ordine.

La somma All’appello mancava circa un milione di euro mai riscosso. Soldi che il gestore avrebbe dovuto versare nelle casse del comune per creare agevolazioni tariffarie per gli utenti che abitano in presenza di impianti e «per finalità inerenti il miglioramento ambientale e la dotazione di servizi nelle stesse aree». Come ha confermato l’ingenger Vincenzo Piro, negli ultimi tempi gli uffici hanno sollecitato più volte la Gest per i pagamenti ancora non devoluti, ottenendo infine il risultato sperato. Due milioni e centomila euro che ora saranno reinvestiti.

Indennità di disagio ambientale Si è tornato a parlare di rifiuti, lunedì mattina, in commissione controllo e garanzia, su impulso della consigliera del Movimento 5 Stelle Cristina Rosetti che ha ricordato come i trasferimenti relativi agli anni 2011-2014 siano stati accettati dal comune «senza vincolo di destinazione». L’unica eccezione? Nel 2012, quando con una determina l’amministrazione impiegò 250 mila per la realizzazione di impianti fotovoltaici su scuole, cimiteri e impianti sportivi. «Tutto il resto – precisa la capogruppo – risulta impiegato in maniera non conforme alla legge regionale». Così come non risulterebbe conforme, secondo i consiglieri del Pd Borghesi e Mirabassi e Arcudi dei Socialisti riformisti, la previsione di estendere il perimetro di azione anche alle immediate vicinanze delle zone interessate dal disagio.

Investimenti A partire dal 2016, come ha ricordato Piro, l’amministrazione si è mossa secondo due linee direttrici: ha puntato in primis alla riduzione della tariffa, parziale o totale, in favore dei cittadini disagiati e, in secondo luogo, tramite la realizzazione di interventi e servizi nell’ambito delle aree disagiate. «Sotto il profilo alla riduzione della tariffa  – ha spiegato Piro – sono stati destinati 251mila euro, mentre per gli interventi la somma stanziata è pari ad 1,7 milioni. Queste opere sono in corso o prossime ad essere appaltate e consentiranno la riqualificazione delle aree limitrofe agli impianti, come Borgo Giglione, Ponte Rio, Pietramelina. Alcuni di questi interventi riguardano aree non inserite all’interno della perimetrazione stabilita dal comune per l’applicazione delle riduzioni alla tariffa, ma comunque interessante da una qualche forma di disagio, come ad esempio il passaggio de mezzi pesanti.

Miglioramento ambientale Manutenzioni stradali, pubblica illuminazione: all’appello, però, mancano gli interventi per il miglioramento ambientale. «L’indennità – secondo la capogruppo – non può diventare una sorta di imposta indiretta per realizzare infrastrutture che dovrebbero, invece, essere finanziate con la fiscalità generale. Si evidenzia quindi la mancanza totale di una progettualità dell’ente sotto il profilo ambientale, pur essendo la stessa molto richiesta dai cittadini». Cittadini che, come ha ricordato l’Osservatorio Borgo Giglione, preferirebbero un monitoraggio attento della discarica e dei mezzi che conferiscono i rifiuti piuttosto che la riduzione delle tariffe. «Una riduzione che, però, si configura come doverosa», ha sottolineato Piro ricordando come tutte le infrastrutture che con quei soldi sono state realizzate, siano state compartecipate con i cittadini. 

 

 

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