Perugia, i sindacati: «Sicurezza e legalità»

Cigl, Csil e Uil dell’Umbria si sono incontrate per un convegno al ‘Capitini’ di Perugia

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di M.Lilla

Una giornata dedicata al lavoro, alla sicurezza e alla legalità voluta dai sindacati uniti non poteva che cominciare, di questi tempi, con un messaggio di pace dati la situazione internazionale che si ripercuote sulle nostre vite.

Messaggio di pace Ad aprire la mattinata di lavori il professor Claudio Francescaglia in rappresentanza della ‘Fondazione Capitini’ ricordando attraverso il messaggio di Capitini come la nostra regione sia sempre stata al centro del messaggio pacifista a partire proprio dalla volontà di Aldo, ideatore della marcia della Pace Perugia-Assisi oltre di quella bandiera arcobaleno ora simbolo universale. La prima copia di quella bandiera è stata esposta durante la mattinata e fu voluta da Capitini proprio in occasione della prima marcia.

L’INTERVENTO DI CLAUDIO FRANCESCAGLIA – IL VIDEO

Comunità musulmana umbra Sono intervenuti anche due rappresentati della comunità islamica umbra che oltre a condannare gli atroci attentati di Parigi hanno voluto ricordare come quello sia un messaggio di morte non legato ai dettami religiosi. «Nell’integrazione così come in una società normale – ha sottolineato Edil – il lavoro è la cosa che da dignità ad una persona, senza lavoro non c’è sicurezza e né legalità».

PARLANO GLI OSPITI STRANIERI – IL VIDEO

Unione sindacale Difficile andare oltre temi così centrali in questo momento storico ma la situzione economica regionale non permette comunque distrazioni, così come ha spiegato il segretario regionale della Cgil, Vincenzo Sgalla: «Dobbiamo rimettere al centro del dibattito il tema del lavoro. Non possiamo subire politiche che non vengono concertate, da qui il nostro compito come sindacati è trovare una nuovoa unità, e questo incontro ne è la prova. Poi dobbiamo pensare alla sicurezza e alla legalità nel lavoro, e in unltimo bisogna creare una progettualità regionale partendo da un patto legislativo con la politica regionale che riapra la questione».

PARLA VINCENZO SGALLA – IL VIDEO

Morti sul lavoro Come ha spiegato il segretario Sgalla la situazione umbra non è certo rosea, sono circa 200 le aziende in crisi con circa 80mila lavoratori che vertono in situazioni di precarietà o seria difficoltà lavorativa. A questo poi si aggiungono i dati sulle morti del lavoro che collocano l’Umbria in una posizione non certo serena, in Italia infatti è la seconda come in incidenza dei casi di morte sul lavoro, subito dopo il Molise, con circa 44,6 casi su un milione, a fronte di 27,9 di media nazionale.

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