Perugia, il Pd: «Servizi e welfare da rivedere»

Tiziana Capaldini non ha dubbi: «Questa città si sta avviando verso l’inciviltà. Mi auguro che ci siano i margini per un ripensamento»

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di Tiziana Capaldini
del Partito Democratico di Perugia

E’ in primo luogo dagli investimenti sui servizi e sul welfare che si misura il grado di civiltà di chi ci governa. E a giudicare dal disegno che la giunta comunale di Perugia sta portando avanti sui servizi per l’infanzia, con lo svuotamento del ruolo dei genitori nei comitati mensa, il totale disinteresse mostrato sulle sorti delle educatrici precarie e del servizio per cui sono impiegate e la chiusura del nido Magnolia perché ‘le scarse iscrizioni non giustificherebbero investimenti in manutenzioni straordinarie’ dobbiamo amaramente constatare che questa città si sta avviando verso l’inciviltà, con un pericoloso depauperamento del patrimonio di servizi e sociale faticosamente costruito negli anni.

Gli asili nido, ma le scuole in generale, insieme ai servizi per la salute dei cittadini e al trasporto pubblico, rappresentano voci importanti nei bilanci degli enti, è evidente, a fronte di ricavi dalle tariffe largamente insufficienti a coprire la spesa. Oggi come ieri.

Per questo dove si parla di infanzia, salute e trasporti si parla di fiscalità generale: è interesse di tutti che nessuno resti indietro.

Ma la politica è fatta di scelte e a Perugia, dove per anni si è scelto di rinunciare a spendere per il consenso a favore di investimenti per la tenuta sociale, sui giovani e sul futuro, oggi si taglia su servizi essenziali come quelli sull’infanzia, determinando disagi a carico delle famiglie e privando la città di una grande ricchezza.

Mi auguro che ci siano i margini per un ripensamento da parte dell’amministrazione.

Le strade come tavole da biliardo giovano al consenso, ma una rete di protezione sociale che funziona giova alla città.

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