Perugia, Mori (PD): «Vietare i ‘botti’»

Il sindaco, a differenza di quello di Terni, ha deciso di non emettere ordinanze interdittive, ma per la rappresentante dell’opposizione dovrebbe farlo

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Il sindaco di Terni lo ha fatto: ha firmato un’ordinanza con la quale «a tutela della sicurezza e della pubblica incolumità, dalle ore 06:00 del 31 dicembre 2016 fino alle ore 24:00 del 1° gennaio 2017, è fatto divieto di far esplodere fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili materiali pirotecnici in luoghi aperti al pubblico ed in vie, piazze ed aree pubbliche ove transitino o siano presenti i soggetti più fragili e gli animali, con particolare riguardo alle aree a distanze inferiori a 200 metri da ospedali, cliniche, luoghi di ricovero e cura, fatto salvo ove vi siano particolari autorizzazioni ai sensi e per gli effetti delle norme vigenti». Il sindaco di Perugia no.

Emanuela Mori

Emanuela Mori

La lettera E allora Emanuela Mori, consigliere comunale del PD ha preso carta e penna – come si diceva una volta – ed ha scritto ad Andrea Romizi, ricordando che i fuochi d’artificio «ogni anno provocano un numero molto elevato di feriti» e che «oltre agli esseri umani, anche gli animali sono molto spaventati da questi rumori improvvisi ed assordanti che determinano non pochi casi di ‘attacchi di panico’. Oltre al grave shock ed alle ustioni, gli animali possono soffrire pure la rottura dei timpani. Attualmente sono disponibili in commercio ‘bombe’ che raggiungono oltre 105 decibel: un rumore più forte di quello di un Concorde in fase di decollo».

camilli fuochi d'artificio piediluco festa delle acque (FILEminimizer)L’ambiente Emanuela Mori, poi, ricorda al sindaco che «accanto ai rischi immediati per animali e persone, i fuochi d’artificio generano enormi quantità di polveri sottili che invariabilmente ricadono sulla nostra città andando ad acuire il problema dell’inquinamento ambientale», e gli chiede: «Perché non emettere dunque un’ordinanza “natalizia” per blindare Natale e Capodanno, che vieti l’utilizzo dei fuochi d’artificio su tutto il territorio comunale, sia nei luoghi pubblici e aperti al pubblico che in ambienti privati, l’uso irregolare di materiale esplosivo senza certificazione e la vendita ai minori di anni 18, per garantire al massimo la sicurezza dei cittadini e tutelare l’incolumità delle persone, in particolar modo dei ragazzi, e degli animali domestici e selvatici, evitando danni al patrimonio cittadino?».

La norma Esiste già, dice Mori, «una normativa che vieta i botti, chiedo dunque un impegno serio, un intervento deciso ed una presa di coscienza per scegliere quali tradizioni che investono la sfera pubblica vadano mantenute, e quali invece abbandonate o trasformate. Ci sono tantissimi altri modi per festeggiare Quest’anno ‘illuminiamo’ il cielo di Perugia in silenzio, magari con lanterne luminose ed accendiamo il cielo dei nostri fratelli umbri, feriti dal terremoto: i soldi per l’acquisto dei fuochi d’artificio doniamoli per regalare loro un sorriso in più».

 

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