Perugia: «No esclusi dal palaEvangelisti»

Dopo la nota delle associazioni Pian di Massiano, School volley Perugia e Climbing Zone ecco la replica Sir: «Beneficio per tutti»

Condividi questo articolo su

Le associazioni sportive Pian di Massiano, School volley Perugia e Climbing Zone avevano chiarito la loro situazione in merito alla riqualificazione del palaEvangelisti: «Dovrà comunque preservare la propria destinazione multidisciplinare e multifunzionale. Priorità realizzare le opere necessarie per il consolidamento e riammodernamento delle parti strutturali del palazzetto. Poi, se ci sono risorse pubbliche a disposizione, ben vengano anche la ristrutturazione dei bagni per gli spettatori e degli spogliatoi per gli atleti nonché l’installazione di nuovi seggiolini». Il chiarimento – fu il presidente Gino Sirci a fare il primo passo in questa direzione, minacciando il trasferimento a Firenze – della Sir Safety Perugia non si è fatto attendere.

PalaEvangelistiEsigenze di tutti Il direttore generale Benedetto Rizzuto torna sull’argomento per sottolineare che «la nostra richiesta avanzata verso le istituzioni è volta a migliorare alcuni aspetti che in questi anni, da parte di chi ha gestito il palazzetto, sono stati in qualche modo trascurati ed hanno reso l’impianto inadeguato e con diverse carenze strutturali. La prossima stagione saremo impegnati nella Superlega Italiana ed in Champions League, competizioni che richiedono l’adempimento di obblighi inderogabili come la capienza, la sala stampa e la sala hospitality. Obblighi necessari per poter partecipare a tali competizioni ed obblighi ben specificati, come ad esempio la sala stampa e la sala hospitality che per regolamento devono essere posizionate allo stesso piano del campo di gioco. E faccio presente che la realizzazione di spazi come la sala stampa e la sala hospitality sono volte al’interesse ed alle esigenze di tutti gli utilizzatori del palazzetto».

PalaEvangelistiServizi igienici e utenza In quanto alla ristrutturazione dei bagni Rizzuto aggiunge che «si rende necessaria perché, con un afflusso importante di pubblico come quello durante le partite di Superlega e Champions, i servizi igienici non riescono ad ottemperare le esigenze degli spettatori, sia per il numero inadeguato che per le condizioni in cui versano i servizi igienici stessi. Va inoltre detto che alcune delle soluzioni da noi suggerite nel progetto di massima sottoposto all’attenzione delle istituzioni, nella fattispecie la Regione Umbria ed il Comune di Perugia, sono volte al miglioramento dell’utilizzo del palasport, aspetto di cui potrebbero usufruire tutti gli utenti degli spazi esistenti e cosa che ha riscontrato il gradimento delle istituzioni stesse. Tanto che stiamo cercando con l’aiuto dell’ufficio tecnico del Comune di Perugia soluzioni che possano rendere la struttura del palaEvangelisti idonea per tutte le attività che ivi vengono svolte».

Nessuna esclusione Un palaEvangelisti che non sarà ‘rubato’ dalla Sir Safety Perugia: «Lungi dal presidente Sirci pensare – continua Rizzuto – di escludere l’utilizzo o l’attività di alcuna associazione all’interno del palaEvangelisti. In questi anni abbiamo sempre convissuto con tutte le altre attività. È anche vero che tale convivenza può essere migliorata e razionalizzata a seconda delle varie esigenze: a Sir Safety Perugia rappresenta la città in Italia ed in Europa, è una delle più importanti immagini sportive di Perugia stessa e l’auspicio è quello di rendere le condizioni del palaEvangelisti consone allo spettacolo ed alla città e similari a quelle che vengono riscontrate negli altri impianti sportivi nazionali dove giocano le altre squadre del campionato».

Stimolo per tutte le associazioni Rizzuto conclude affermando che «il fatto di avere una squadra di punta in ambito pallavolistico sia in Italia che all’estero possa anche rappresentare uno stimolo e portare dei vantaggi di immagine a tutto il movimento sportivo di Perugia e quindi anche a quelle società sportive che fanno attività all’interno del palazzetto e che di riflesso ne possono beneficiare. Ribadiamo che tutto il nostro impegno volto alla ristrutturazione e riqualificazione del palaEvangelisti ha come fine quello di avere un impianto cittadino adeguato alle esigenze di una città importante come Perugia. E ribadiamo anche che, con rispetto ed osservanza di quello che viene detto da tutti, ciò che stiamo cercando di portare avanti è volto a migliorare le condizioni di tutti quelli che utilizzano e vivono il palaEvangelisti, ivi compresi – chiude il direttore generale bianconero – naturalmente i tanti spettatori che vengono a vedere le partite».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli