Perugia, sale slot: «Cambiano le regole»

Approvata la proposta di Bori e Bistocchi (Pd) contro la ludopatia: prevede l’equiparazione dei centri scommesse alle sale slot

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di Tommaso Bori e Sarah Bistocchi
consiglieri PD Comune di Perugia

Sarah Bistocchi, Diego Mencaroni e Tommaso Bori

E’ stato approvata nella seduta consiliare di lunedì, con un solo voto contrario, la proposta di modifica del Regolamento per i giochi leciti, approvato con atto del Consiglio Comunale n. 179 del 12/09/2005, che necessitava di aggiornamenti a seguito dell’acuirsi del fenomeno della ludopatia.

Prima c’era stata la nostra denuncia relativa alla prossima apertura nel quartiere, nella piazza di Porta Pesa, di una sala scommesse con slot machine a ridosso della scuola elementare Primo Ciabatti e vicino alla scuola media Ugo Foscolo e alla scuola materna Santa Croce. Poi era seguita la presentazione e discussione di un ordine del giorno sul tema, già approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale.

Parallelamente a questo avevamo inoltre, presentato la proposta di delibera, approvata oggi in Consiglio Comunale con un solo voto contrario, con cui abbiamo chiesto di integrare, seguendo l’esempio del Comune di Gualdo Tadino, il regolamento vigente del Comune di Perugia: l’equiparazione, cioè, tra le sale gioco e le sale scommesse, sottoponendo anche queste ultime ai limiti previsti dalla Legge Regionale 21 novembre 2014 n. 21 recante ‘Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico’, relativamente alla distanza da punti sensibili come scuole di ogni ordine e grado, centri di aggregazione giovanili e luoghi di culto.

Genitori, insegnanti e residenti contro l’apertura della sala slot

Siamo molto soddisfatti per il risultato raggiunto, la ludopatia è in Italia una delle dipendenze più pericolose e comuni perché latenti e striscianti, sempre più diffusa anche tra i giovani e giovanissimi: crediamo sia un dovere delle istituzione prevenire il rischio del gioco d’azzardo e tutelare i cittadini da questo problema. A conferma che la nostra proposta è in linea con l’impegno profuso su tutto il territorio nazionale, è recente la notizia della sentenza del Tribunale amministrativo regionale che ha rigettato il ricorso dei proprietari della Vlt ‘Palace game’ a Prato: il Tar ha dato ragione al Comune che ha contestato la regolarità della Vlt, troppo vicina ad istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, centri giovanili o altre strutture culturali, ricreative e sportive frequentate principalmente dai giovani, o da strutture residenziali o semi-residenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale.

Sottolineiamo, inoltre, che anche la Regione Umbria, grazie all’impegno del Consigliere Regionale Carla Casciari, da sempre attenta alle tematiche sociali, ha redatto una proposta di modifica della Legge Regionale 21 novembre 2014 n. 21 recante ‘Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico’, in linea con la sensibilità e l’impegno già messi in campo dal Comune di Gualdo Tadino e ora anche da quello di Perugia.

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