Il comandante del carcere di Capanne, su disposizione della direttrice, ‘punisce’ con un rapporto disciplinare il segretario del Sappe di Perugia e il sindacato – per protesta – decide di annullare la visita alla casa di reclusione perugina.
«Intimidazione» «Il rapporto disciplinare contestato al nostro segretario – afferma il segretario generale del Sappe, Donato Capece – è destituito di ogni fondamento ed è manifestamente intimidatorio tanto che, contravvenendo alle procedure, è stato immediatamente notificato in copia. Evidentemente alla direttrice e al comandante di reparto non è gradito il modo di fare sindacato del nostro dirigente ed hanno pensato bene di tentare di intimorirlo».
La protesta «Purtroppo per loro – attacca il segretario – non possono e non debbono interferire con la nostra politica sindacale che è, e rimane, di competenza dei rappresentanti dei lavoratori. Per questo abbiamo disertato l’incontro di lunedì mattina, anche per valutare, insieme alla segreteria regionale umbra, quali azioni mettere in atto contro il rapporto disciplinare. I rappresentanti sindacali – conclude Capece – sono tutelati dalla legge durante la loro attività di rappresentanza e non hanno alcun rapporto di subordinazione gerarchica con l’autorità dirigente».
Battaglia L’ufficio legale del Sappe assumerà ora la difesa del segretario provinciale del sindacato, «fermo restando che la segreteria generale e quella regionale stanno valutando ulteriori manifestazioni di protesta da mettere in atto contro l’ inqualificabile procedimento».