Perugia: «Su Gimo Comune fugge»

Udu e Rete: «Il silenzio del sindaco Romizi e dell’assessore Casaioli è offensivo verso la cittadinanza»

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«Dopo quasi due mesi dalla fine della sperimentazione di Gimo non c’è ancora traccia di risposte da parte dell’Amministrazione comunale per quanto riguarda il rinnovo della mobilità notturna». A dirlo sono Udu e Rete degli studenti medi di Perugia, che ricordano: «Mercoledì 30 agosto sarà nuovamente convocata la terza commissione comunale per discutere del futuro del servizio a cui prenderanno parte i rappresentanti degli studenti, l’Università e la Regione Umbria. Nonostante l’appoggio manifestato e ricevuto da commercianti, associazioni, enti e cittadini, nonostante la nuova e più ampia proposta pianificata insieme a Busitalia, nonostante la disponibilità della Regione Umbria a cofinanziare il progetto anche se non di sua diretta competenza, il Comune continua a fuggire dalle proprie responsabilità sabotando l’intera iniziativa».

IL SILENZIO DI COMUNE E REGIONE – IL VIDEO

Luigi Leone Chiapparino

«Manca la volontà» Secondo gli studenti, «ormai è chiaro che a mancare non sono i fondi, ma la volontà politica di far ripartire Gimo. Ciò che riteniamo più imbarazzante è questa continua fuga pur di non rispondere ai tanti cittadini che la richiedono, ad inventare scuse per coprire evidenti motivi politici di contrasto con la Regione. Non presentarsi agli incontri e non esprimersi sulla vicenda è da parte dell’Amministrazione offensivo non solo verso chiunque si sia impegnato per il rinnovo di Gimo, ma anche verso la cittadinanza tutta», dice Luigi Leone Chiapparino, coordinatore di Altrascuola – Rete degli studenti medi Perugia. «Come è già stato riportato, all’ultima seduta della terza commissione comunale per discutere sul futuro di Gimo né il sindaco Romizi né l’Assessore al Trasporto Casaioli erano presenti: una grave mancanza che rivela la volontà di non confrontarsi con gli altri partner del progetto».

Costanza Spera

Mobilità notturna Quando la sperimentazione di Gimo è terminata, spiega Costanza Spera, coordinatrice di Sinistrauniversitaria – UdU Perugia, «la nostra speranza era che il servizio potesse tornare in funzione il prima possibile. Ciò non è avvenuto a causa dei continui rinvii, e abbiamo quindi iniziato a richiedere che quantomeno il servizio potesse ripartire con l’inizio dell’autunno. Con l’avvicinarsi degli eventi che coinvolgeranno il centro nei prossimi mesi ed il ritorno della comunità studentesca nelle scuole e nelle Università, è necessario che si smetta di rimandare e si metta finalmente in funzione in modo definitivo un servizio di mobilità notturna che permetta ai cittadini e ai turisti di potersi liberamente spostare in città. Vogliamo dirlo chiaramente: senza la collaborazione del Comune, che deve inserire Gimo nel piano del Trasporto Pubblico Locale, la mobilità notturna non parte. La cittadinanza si ricorderà di chi sarà l’esclusiva responsabilità della mancanza del servizio».

«Silenzio irrispettoso» Altrascuola – Rete degli studenti medi Perugia e Sinistra Universitaria – Udu Perugia annunciano che «saremo presenti alla seduta della commissione per ribadire e rivendicare la necessità di un servizio di mobilità notturna a Perugia, e che c’è bisogno che questi venga riattivato il prima possibile. Siamo stati disponibili a mettere in discussione Gimo per migliorarlo e ora che le dovute modifiche sono state effettuate aspettiamo soltanto che il Comune metta fine a questo irrispettoso silenzio a danno dei cittadini. Fino a quando non verranno date le risposte, noi continueremo a lottare, per porre fine a questa inaccettabile situazione».

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