Perugia, tutti i nodi del nuovo Santa Giuliana

Il 27 aprile il Santa Giuliana sarà metà di una iniziativa sportiva studentesca. Ma l’iter dei lavori di riqualificazione è stato più tormentato del previsto

Condividi questo articolo su

Ad oggi l’arena Santa Giuliana è fruibile da parte degli utenti e può ospitare manifestazioni e competizioni. Primo appuntamento il 27 aprile, con una gara di atletica. Ma i lavori sono andati più a rilento del previsto, tanto che il Comune di Perugia ha voluto fare il punto della situazione ripercorrendone la cronistoria.

AD OTTOBRE UNA PRIMA ‘INAUGURAZIONE’ DEL SANTA GIULIANA

I fondi

Il progetto di ristrutturazione della pista – informa una nota del l’amministrazione cittadina – è stato inserito nel programma triennale delle opere pubbliche 2015/2017, condiviso con Fidal, Coni e società sportive, oltre che con la Fondazione UJ, reperendo le fonti di finanziamento
mediante il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio per 500mila euro e proventi da contributo realizzazione del centro Decathlon per 240mila. Il 31 maggio del 2017 è stato approvato il progetto esecutivo inerente l’intervento di restauro e risanamento conservativo della pista di atletica di Santa Giuliana, per un importo complessivo di 740mila euro, affidato con gara di appalto alla ditta ‘AS Appalti e Restauri srl per una durata di 98 giorni naturali e consecutivi.

Gli intoppi

L’intervento si è rivelato più complesso di quanto inizialmente preventivato, pensando ad un impianto sportivo di altissimo livello, avente l’ambizione di ottenere l’omologazione ‘B1’ per ospitare campionati top del calendario federale e meeting internazionali su piste a sei corsie. Nel corso dei lavori di demolizione e scavo sono stati rinvenuti alcuni sottoservizi (canalizzazioni e tubazioni, pozzetti e caditoie) e un cunicolo di collegamento pedonale interrotto e murato (in origine era l’accesso dei calciatori al campo di gioco). Sono emersi poi ‘ammaloramenti’ delle superfici sintetiche da restaurare (strappi e bucature) e altri interventi non programmati dovuti alla carenza di manutenzione nel corso degli anni (scollamento di gran parte del manto e del sottostante prefabbricato dal sottofondo in bitume). Imprevisti e condizioni atmosferiche avverse hanno costretto ad una sospensione totale dei lavori, alla quale ha fatto poi seguito una ripresa parziale, previa firma da parte della ditta appaltatrice del verbale di sottomissione e concordamento nuovi prezzi.

I lavori

Sono state realizzate tutte le demolizioni ed il rifacimento delle opere civili ed impiantistiche nonché tutte le opere di bonifica ed innovazione delle canalizzazioni di smaltimento delle acque piovane. Si è provveduto all’intera rimozione del manto esistente, alle operazioni di bonifica dei sottofondi, alla stesura dei nuovi bitumi ed alla colatura a strati del manto di finitura in gomma lungo tutta la pista, la realizzazione della segnaletica a terra e delle cordolature in alluminio. Tutte le lavorazioni si sono concluse così come previsto al 12 di settembre. Sono state sistemate le recinzioni e gli ingressi, installati nuovi cancelli, realizzate le rampe carrabili di accesso ai mezzi di soccorso, nonché l’adeguamento delle buche del salto in lungo, il tutto per un ulteriore importo di circa € 38.000. Al termine di tutte le lavorazioni si è proceduto ai collaudi con l’omologazione dell’impianto da parte della Fidal, cui seguirà l’acquisto ed installazione di tutte le attrezzature (fisse e mobili) di avere l’automatica omologazione definitiva per un impianto di categoria B a carattere nazionale.

I prossimi passi

Nel bilancio 2018 l’amministrazione comunale ha previsto e stanziato ulteriori 200mila euro (tramite alienazioni patrimoniali) per l’acquisto delle attrezzature fisse e mobili. Negli ultimi giorni dell’anno 2018, sono inoltre stati reperiti i fondi per 35mila euro per rinnovare completamente la centrale termica dell’impianto di atletica. La seconda parte degli acquisti sarà perfezionata con l’approvazione del bilancio di previsione 2019: attrezzature fisse per un costo di circa 17mila euro; 40mila europer l’acquisto delle attrezzature ‘mobili’ mancanti; infine un finanziamento di 150mila euro, per l’adeguamento degli spogliatoi, che serve ad ottenere anche l’omologazione Coni.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli