Primarie, Pd Umbria: «Vento va cambiando»

La segreteria regionale del partito gongola per la partecipazione al voto: «Serve prudenza ma la luna di miele del governo sta finendo»

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di G.N.

«Il popolo dei 31 mila umbri è la reazione al sovranismo del governo»: lo ha detto martedì mattina il segretario regionale del Partito Democratico, Gianpiero Bocci, commentando i risultati «straordinari» ottenuti domenica scorsa ai gazebo per le primarie del Pd. «Un bagno di folla, un popolo in fermento, in cammino verso l’appuntamento di maggio prossimo, con le amministrative e le europee». Per il segretario, quel risultato è unico nella storia: «Sfido chiunque a trovare precedenti analoghi nella storia dei partiti umbri. Sono cifre straordinarie che indicano come ai gazebo siano andate anche persone non appartenenti al partito, a testimonianza che la gente non ne vuole sapere più nulla di questo governo, a testimonianza del senso civico delle persone che abbiamo saputo riconquistare».

Zingaretti chiama Bocci

La soddisfazione più grande, Bocci l’ha ricevuta nella telefonata del neo segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti: «Dopo aver ringraziato i mille volontari ai gazebo, tutti giovani, Zingaretti ha espresso gratitudine agli umbri per il clima di festa della giornata di domenica e per i risultati raggiunti. Presto – ha detto Bocci – il segretario verrà nella nostra regione».

L’Umbria fa il pieno di voti ai gazebo, oltre la media nazionale

Il segretario regionale del Pd fornisce i primi dati: «La media dei votanti a livello nazionale è stata di 2,6 ogni 100 cittadini; in Umbria, 3,3. Nella città di Perugia 3,75 e hanno votato oltre 6 mila persone che affidiamo al candidato a sindaco Giuliano Giubilei». Infine, i seggi in Umbria «sono stati 217, di cui 158 a Perugia e 59 a Terni: la media italiana è stata di 1 seggio ogni 8 mila abitanti, in Umbria, 1 ogni 4 mila».

Un voto fatto di «cuore e ragione, la luna di miele è finita»

Sebbene quel voto rappresenti, per il segretario, «la ragione e il cuore dei cittadini» c’è ancora l’incognita della pancia: «Bisogna essere sempre prudenti – ha detto -. Non c’è un’equazione matematica, ma credo che il vento stia cambiando. La luna di miele con i giallo-verdi è finita perché questo governo non affronta i problemi della gente e Matteo Salvini ha per obiettivo solo le elezioni europee».

L’appuntamento delle amministrative e delle europee

«L’Umbria troverà le energie e le capacità – ha assicurato Bocci – per dare un contributo forte contro la cultura nazionalista che semina odio, che rompe i territori, che pensa a costruire un paese a due velocità. L’Umbria è sempre più cerniera rispetto a queste sfide, è la regione della marcia per la pace, di Aldo Capitini, del richiamo francescano, è la terra del patrono d’Italia e d’Europa. Non è una regione qualsiasi e non c’è spazio per un governo di questo tipo».

Il vicesegretario Cristian Betti e le coalizioni

Il vicesegretario Betti parla di «aperture all’esterno», di investire su ciò che c’è fuori dal partito «che è una ricchezza» e di coalizioni: «Non di quelle tradizionali, ma con le liste civiche, la società civile. Domenica abbiamo mobilitato persone attorno all’idea che questo governo ha oltrepassato il limite della decenza e abbiamo riscontrato una forte reazione a un esecutivo che vuole i cittadini più isolati, poveri e arretrati».

Il vicesegretario Francesco De Rebotti e la politica della cura del cittadino

«Passata la sbornia del sovranismo – ha detto l’altro vice-Bocci, Francesco De Rebotti – ora i cittadini chiedono un partito e una guida che sappiano prendersi cura del cittadino. A un anno preciso dal 4 marzo che ci vide sconfitti alle politiche, oggi il popolo ci ha ridato fiducia. Hanno chiaramente riposto nelle nostre mani la loro voglia di riscatto. Hanno espresso la loro opposizione a questo governo e ci hanno chiesto ‘prima le persone’».

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