Provincia di Perugia, bilancio e prospettive

La riorganizzazione dell’ente vista dal presidente Mismetti, che pensa ad una ‘Casa dei Comuni’

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di M.Lilla

Presentato venerdì mattina, negli uffici di Piazza Italia, il bilancio della provincia di Perugia per il 2015: positivi i primi risultati per un ente che non chiuderà, ma cambierà solo il ruolo nell’amministrazione dei territori.

Nave in porto Positivo quindi il risuntato di questi due anni di mare mosso per il Presidente Misemtti, il sindaco di Foligno ha voluto sottolineare come in questo ultimo anno la situaizone sia stata più volte sul punto di crollare ma che alla fine, grazie al lavoro di tutti, dell’aiuto di Regione e governo si è riusciti a «portare la nave in porto», con l’approvazione il 21 dicembre del bilancio di previsione 2015. «Siamo partiti con una differenza di 18 milioni di euro – sottolinea Mismetti – dovendo affrontare la ricollocazione e una razionalizzazione della spesa. Eravamo in 1006 dipendenti ora sono 622 con 30 in pensionamento entro l’anno; il resto è stato ricollocato tra regione e comuni».

PARLA IL PRESIDENTE NANDO MISMETTI – L’INTERVISTA

Razionalizzazione Un buon risultato dato il punto di partenza, in un cammino difficile dove la riduzione di spesa è stato il primo passo, stimabile in 4,5 milioni di euro, inoltre come indicato in conferenza stampa, importante è stata la razionalizzazione delle risorse che ha portato per la prima volta ad avere un saldo positivo anche sugli affitti.

Casa dei comuni Ma è proprio sul nuovo ruolo che avrà l’ente che si gioca la partita del futuro, il disegno è chiaro, così come i piani degli amministratori e nelle indicazioni della legge Delrio, che vorrebbero la provincia come nuova ‘casa dei comuni’, una sorta di hub di servizi ai comuni attraverso l’introduzione della centrale unica per gli acquisti o le convenzioni sui bandi e sulle gare d’appalto: «hanno già aderito 21 comuni su 59 della provincia di Perugia, ci aspettiamo che anche altri arrivino a tale decisione».

Viabilità provinciale Altro compito che resta nelle mani dell’ente è la viabilità circa 2600 km, di cui 1980 di strade provinciali e il restante ex Anas in delega dalla regione. Nel bilancio sono stati previsti circa 20 milioni d’investimenti per l’anno 2016 mentre nell’anno che si è chiuso sono stati 21 i milioni per la progettazione di opere che andranno a gara entro il 2016. Molti gli intervneti in diversi territori che sono stati realizzati e molti anche gli interventi di manutenzione, per tali lavori nel 2016 sono stati previsti poco meno di 5 milioni.

Edilizia scolastica Focus particolare resta l’edilizia scolastica, in provincia infatti sono 108 gli istituti nelle mano dell’ente che si occupa anche della manutenzione delle stesse, per il 2016 sono stati stanziati 500mila euro per tali interventi. Mentre molti sono stati i lavori portati a termine: lavori e accorpamenti che hanno portato ad una riduzione di spesa e ad una milgioria sostanziale in tante realtà come Città di Castello, Spoleto, Gualdo e la stessa Perugia.

Provincia in prospettiva L’ultimo appunto del presidente Mismetti riguardo al futuro e alla riorganizzazione degli enti locali prevista dalla riforma costituzionale che porterebbe ad una catena amministrativa con lo stato in testa, le regioni, le aree metropolitane e le province con i comuni: «Una organizzazione che farebbe delle zone al di fuori delle aree metropolitane, terriori di serie B. Basta pensare – precisa Mismetti – ai fondi per viabilità e edilizia scolastica, 250 milioni per il 2016, di cui metà alle 10 aree metropolitane e metà alle restanti 76 provincie, quando il numero di studenti e km di strade è invece in rapporto di 70-30 per le province. Una situazione che preoccupa visto che i compiti di manutenzione stradale e scolastica restano».

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