Rapinatori in carcere. Il Gip: «Banda mobile»

Terni: restano dentro i due rumeni arrestati venerdì sera in centro. Stessa sorte per la coppia italo-albanese dedita allo spaccio

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Il gip Maurizio Santoloci ha convalidato l’arresto e confermato la custodia cautelare in carcere per i due giovani rumeni di 24 e 27 anni, bloccati e arrestati venerdì notte dalla polizia in piazza della Repubblica. I due erano stati colti in flagrante dopo che, dietro la minaccia di un cavatappi, avevano rapinato un bazar etnico gestito da un uomo di origini bengalesi.

Maurizio Santoloci

Maurizio Santoloci

La decisione è emersa alla luce dell’interrogatorio di garanzia che si è svolto lunedì mattina in carcere. Nella sua ordinanza il giudice ha evidenziato «la propensione a delinquere, seriale e continuata, di quella che appare in tutto e per tutto come una ‘banda mobile’».

Espulsione Il giudice ha anche trasmesso l’ordinanza di convalida dell’arresto e di applicazione della misura cautelare al questore e al prefetto, concedendo il nulla osta per gli eventuali provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale che, per uno dei due arrestati, era già stato adottato per motivi di ordine e sicurezza pubblica.

Il momento dell'arresto

Il momento dell’arresto in piazza della Repubblica

Carcere per i due spacciatori Nonostante le novità introdotte in tema di misure cautelari personali dalla legge 45 del 2015, entrata in vigore lo scorso 8 maggio, il gip Santoloci ha inteso mantenere una linea di assoluta fermezza verso i due pericolosi rapinatori. Stesso orientamento adottato verso la coppia di spacciatori – lui italiano, lei albanese – finiti nei giorni scorsi delle maglie della squadra Mobile. Anche in questo caso il giudice ha confermato la custodia in carcere, ritenendo gli arresti domiciliari alla stregua di una «base di lancio operativa» da cui partire per utilizzare il territorio cittadino «come un grande bancomat».

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