Rapine, estorsioni e spaccio nel Perugino: arrestate 9 persone

L’indagine è stata condotta dalla squadra Mobile di Perugia. Si tratta di sette italiani e due albanesi

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IL VIDEO DELL’OPERAZIONE


Il ‘lancio’ è arrivato all’alba di venerdì dalla polizia di Stato di Perugia che – si legge – «sta eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di cittadini italiani ed albanesi, indagati a vario titolo per rapina aggravata, estorsione, spaccio di stupefacenti ed uno per tentato omicidio». Nel corso della stessa mattinata la procura di Perugia ha diffuso un comunicato che spiega i dettagli dell’operazione: «Nella mattinata odierna personale della polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal gip del tribunale di Perugia su richiesta della procura, nei confronti di sette soggetti italiani, gravemente indiziati a vario titolo dei reati di rapina aggravata, estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché di due soggetti di origine albanese indagati uno per tentato omicidio e l’altro per spaccio di stupefacenti. Il provvedimento cautelare – spiega l’ufficio guidato da Raffaele Cantone -, che costituisce l’epilogo di una complessa e intensa attività investigativa, ha disposto nei confronti di sei indagati la custodia in carcere, per altri tre la misura degli arresti domiciliari. L’operazione, che ha interessato i territori di Perugia, Marsciano, Assisi, Città di Castello, Spello, Umbertide e Palermo, è stata condotta dalla squadra Mobile di Perugia con il supporto della squadra Mobile di Palermo, nonché delle unità del Reparto prevenzione crimine Umbria-Marche e delle unità cinofile della polizia di Stato. L’attività, avviata nel marzo 2023 a seguito del ferimento di uno degli indagati, attinto da molteplici coltellate al torace e al collo, si è sviluppata con numerosi servizi sul territorio, appostamenti e pedinamenti. Ma anche con attività di tipo tecnico quali monitoraggi con Gps ed intercettazioni telefoniche e ambientali dei veicoli utilizzati dagli indagati. Lo sviluppo delle indagini – prosegue la procura di Perugia – ha evidenziato come il ferito facesse parte di un gruppo dedito allo spaccio di cocaina, prevalentemente attivo nell’Alta Valle del Tevere, ma anche autori di rapine in danno di esercizi commerciali, alle persone, con particolare riferimento a spacciatori di droga. Gli spacciatori attirati dai rapinatori con la prospettiva di una cessione di stupefacente, venivano in realtà minacciati, picchiati, rapinati della droga, del denaro e degli altri oggetti di valore che venivano eventualmente trovati. E proprio una rapina ad uno spacciatore, anche lui destinatario di misura cautelare, è risultata essere all’origine del violento fatto di sangue; infatti uno degli indagati, con una sua complice, avevano portato a termine una rapina in danno dello spacciatore, esplodendo anche alcuni colpi con una pistola risultata poi una scacciacani. Alcuni giorni dopo lo spacciatore, per vendicarsi, raggiungeva il rapinatore nei pressi di una struttura ricettiva dove lo stesso alloggiava, accoltellandolo ripetutamente e procurandogli numerose ferite in prossimità di organi vitali. In precedenti occasioni, sempre utilizzando la medesima pistola, erano state commesse due rapine in danno di una tabaccheria della periferia perugina e nei confronti del gestore di un agriturismo. Nel corso delle indagini la squadra Mobile di Perugia ha proceduto al sequestro, oltre che della pistola scacciacani con relative cartucce, anche di 14 grammi di cocaina nonché all’arresto in flagranza di tre persone. Nel maggio del 2023, infatti, tre destinatari dell’odierno provvedimento restrittivo, dopo aver contrattato l’acquisto di 5 grammi di cocaina, aggredivano e immobilizzavano con delle fascette da elettricista uno spacciatore di origine albanese, rapinandolo della somma di 110 euro, un telefono cellulare e della droga, venendo poi fermati dalla polizia che aveva predisposto uno specifico servizio di osservazione. Le indagini, stante le risultanze investigative, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati in ordine ad otto rapine consumate tra Perugia e Umertide, due estorsioni in danno di tossicodipendenti e numerosi episodi di cessioni di cocaina, oltre al tentato omicidio del 24 marzo 2023. Contestualmente agli arresti, sono state eseguite perquisizioni domiciliari che hanno consentito di rinvenire e sequestrare, presso le abitazioni degli indagati, una pistola scacciacani, documenti relativi ad una delle vittime di rapina, due bilancini di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi e sostanza da taglio, 880 cartucce per fucile illegalmente detenute e circa 20 mila euro in contanti occultati sotto il pavimento di una pertinenza dell’abitazione di uno degli indagati».


LE FOTO

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