Recupero largo Cairoli, Terni avvia il progetto

Potrebbe essere la volta buona per il recupero dell’ex caserma, dei reperti archeologici presenti e della valorizzazione dell’area: il Demanio cede tutto al Comune

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La questione va avanti da sette anni. Un piano regolatore approvato, un piano attuativo pure approvato e poi annullato, poi un nuovo piano attuativo, quindi una proposta edilizia di un privato titolare di una parte dell’area, poi due ricorsi al Tar. Insomma, largo Cairoli è sempre quello.

Due anni in più Cioè, no: gli anni sono diventati nove. Perché quello sopra è ‘l’attacco’ di un articolo che umbriaOn ha scritto due anni fa: ma adesso pare che la faccenda si sblocchi sul serio. Perché il Comune di Terni ha stabilito di dare attuazione al programma di valorizzazione della ‘Ex caserma Cairoli’ che prevede che – a fronte della cessione in proprietà dell’immobile, il Comune di Terni dovrà provvedere alla riqualificazione ed alla valorizzazione dello stesso. Un apposito accordo è stato sottoscritto da Comune, Agenzia del Demanio ed il Mibac nel novembre del 2015 e, adesso, quella ex caserma passerà nella disponibilità del Comune, che ha affidato alla direzione Affari generali l’incarico di dare attuazione all’accordo di valorizzazione.

Largo Cairoli

Largo Cairoli

Largo Cairoli Quella grande area, in parte occupata da una serie di chioschi commerciali e in parte vuota, è caratterizzata dalla presenza di reperti archeologici interrati – un tratto dell’antica cinta muraria cittadina – e, appunto, l’ex caserma Cairoli, residuo del più importante convento di Santa Teresa. 

Il recupero Con un impegno di spesa «di un milione di euro, tutti soldi provenienti dalle casse comunali – aveva detto due anni fa l’assessore Piacenti D’Ubaldi – daremo vita ad una campagna di scavi che riporti alla luce gli elementi di pregio attualmente interrati, tutti i reperti storici e realizzeremo un’area verde (non a caso il progetto di chiama ‘Largo Cairoli – Il giardino delle mura’; ndr) così da mettere finalmente a disposizione della città un piccolo patrimonio in pieno centro».

I tempi Per attuare il progetto – nel rispetto degli accordi – dovrà essere attuato entro tre anni. Tutto sta a vedere se, con l’aria che tira, le questioni come questa non andranno ad incocciare con altre problematiche. 

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