Notturna di fine estate Ecco la 4° edizione

Tra una settimana torna l’evento ludico-motorio a firma Ternana Marathon Club, il Memorial Mauro Moroni: ricavato in favore della fondazione Umberto Veronesi

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Un appuntamento sportivo dalla doppia valenza. In primis ricordare Mauro Moroni – scomparso nell’aprile 2015 a causa di un arresto cardiaco – con un memorial e poi proseguire l’azione di beneficenza avviata dal figlio, Tommaso, presidente della Ternana Marathon Club: venerdì 21 settembre si svolgerà a Terni la IV° edizione della ‘Notturna di fine estate’, la camminata e corsa ludico-motoria di 5/10 chilometri (un circuito da ripetere due volte) con ricavato in favore della fondaziokne Umberto Veronesi. Si attendono oltre 1000 iscritti, in linea con le precedenti annate.

Quando e dove

Il ritrovo è fissato per le 20 di venerdì prossimo a largo Villa Glori, mentre la partenza scatterà alle 21 (stessa location). L’evento è patrocinato dal Comune di Terni e dalla Fiasp. Come detto si tratta di un evento sportivo con finalità benefiche: la quantità di denaro ricavata – il costo è di 5 euro, tagliandi acquistabili in via Battisti 141 o in via Aleardi, registrazione possibile anche il giorno stesso della corsa – dalle iscrizioni sarà devoluta alla delegazione locale della fondazione Umberto Veronesi. A presentare la manifestazione venerdì pomeriggio Tommaso Moroni e Maria Possenti Castelli, la responsabile di Terni della fondazione, con gli assessori Elena Proietti (scuola), Valeria Alessandrini (ricerca e formazione) a fare gli onori di casa. A palazzo Spada anche Giocondo Talamonti, il presidente della Fiasp provinciale.

L’assessore atleta

La Alessandrini veste il rossoverde da atleta della Ternana Marathon Club e nel corso della conferenza ha sottolineato che «l’evento coniuga molti aspetti positivi come sport, benessere, solidarietà e aiuto concreto alla ricerca scientifica, il Comune è lieto di sostenerlo. Invito tutti i cittadini a partecipare: al di là della gara, si può contribuire al lavoro della fondazione. Ricordo che quest’ultima si occupa di promuovere progetti di prevenzione ed educazione alla salute attraverso l’erogazione di borse di ricerca, campagne di prevenzione e numerosi altri progetti volti al benessere delle persone e della società».

Lo sport e la cura

In quanto ad attività sportiva non è da meno l’assessore allo sport: «Diversi studi – ha messo in evidenza – hanno ormai dimostrato che uno stile di vita fisicamente attivo è in grado di prevenire non solo patologie cardiovascolari ma anche oncologiche e non è mai troppo tardi per iniziare, perché i benefici ci sono anche durante un percorso di cura o dopo un intervento. Fare regolarmente esercizio è un mezzo efficace per contrastare alcuni degli effetti collaterali secondari ai trattamenti. Lo sport, quando può essere fatto, dovrebbe essere incluso come parte integrante delle cure. Fare attività motoria in questi casi fa bene due volte: a livello fisico permette di eliminare il residuo tossico delle terapie stessa, a livello psicologico fa bene perché fa sentire il malato meno invalido. Anche fare una semplice camminata permette al malato di stare in piedi e capire che ce la può fare».

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