Ripescaggio e Liberati, Ternana in ‘allerta’

Mentre Tremolada torna a Chiavari per mancato riscatto, in società si ragiona sui lavori al Liberati: enigma ‘sedute’ e differenza criteri tra serie C e B

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Né ufficialità vicina né tantomeno certezza di ripescaggio. Premessa già nota ma fondamentale da ribadire, visto che prima di fine luglio – nel 2015 la comunicazione arrivò addirittura ad agosto – non ci sarà il pronunciamento definitivo della Figc: per ora si registra la disperazione calcistica di Cesena, ormai – salvo improbabili accadimenti – verso la non iscrizione causa fallimento, il tentativo di ricapitalizzazione del Bari e le posizioni di vertice del duo Ternana/Siena in caso di eventuale nota di vacanza d’organico. Tra via della Bardesca e via Don Carlo Gnocchi, in attesa di sviluppi, in tal senso si sta pensando di accelerare e anticipare alcuni lavori per migliorare il ‘Liberati’. Motivo? I criteri infrastrutturali 2018-2019 per la partecipazione in serie B, da seguire per ottenere la licenza nazionale. In particolar modo per quel che concerne i seggiolini. Nel contempo la pec a Chiavari non è arrivata: Luca Tremolada torna all’Entella. Finita l’avventura rossoverde anche di Bleve, Zanon, Bordin e Finotto. Saluta anche Marino, direzione Virtus Francavilla.

A CHIAVARI NESSUNA PEC ROSSOVERDE PER TREMOLADA: FINISCE L’AVVENTURA IN ROSSOVERDE

Il terreno di gioco al 21 giugno 2018

Agire o attendere? Tifosi già a mille all’idea di poter disputare ancora la serie B e di dar battaglia ancora nel derby umbro principale con il Perugia e non contro il Gubbio. Ma la storia è lunga, i passaggi sono molteplici e non è scontato che siano i rossoverdi – in caso di effettiva necessità di completare l’organico della cadetteria – a spuntarla. Fatto sta che tra serie B e serie C c’è bisogno di una diversa organizzazione non solo a livello sportivo, tecnico ed economico (a partire dai 700 mila euro), ma anche organizzativo e di gestione: per ottenere la licenza nazionale – per ora via della Bardesca si deve attenere ai criteri per la terza serie ovviamente – c’è in particolar modo un articolo che tiene ‘accorta’ la società. Con tanto di scadenza. Ai piani alti dunque si sta pensando di entrare subito in azione e concentrarsi sulle gradinate del ‘Liberati’ piuttosto che sul terreno di gioco, giudicato in buono stato nonostante la bocciatura della Lnpb e il successivo attacco del presidente Stefano Ranucci nei confronti di via Rosellini.

I CRITERI INFRASTRUTTURALI PER LA SERIE B 2018-2019 E QUELLI PER LA SERIE C 2018-2019: LE DIFFERENZE PER OTTENERE LA LICENZA NAZIONALE

Seggiolini da ‘ammodernare’

Le sedute e lo schienale Nelle ultime ore in casa Ternana si sta valutando come agire. L’idea è quella di risistemare le gradinate, dare una ‘rinfrescata’ di vernice e soprattutto cambiare i seggiolini dello stadio, interventi che erano già in programma in realtà ma che, visti gli ultimi sviluppi, potrebbero essere fatti già a partire dal mese di luglio. Come mai? Due articoli, il numero 16 e il 17, dei criteri infrastrutturali per l’ottenimento della licenza nazionale per la serie B 2018-2019: «La capienza minima – si legge nel primo – dello stadio deve essere di 5.500 posti, tutti dotati di sedute individuali conformi a quanto previsto dall’articolo 17, salvo deroghe, anche condizionate, concesse dalla Lega Nazionale Professionisti Serie B, per gli stadi rispetto ai quali vi siano vincoli strutturali superabili soltanto attraverso interventi di ammodernamento, ristrutturazione, ampliamento, risultanti da un progetto presentato dalle autorità competenti». Chiaro, la novità rispetto alla campionato concluso da poco più di un mese è tuttavia proprio nell’articolo successivo: «Lo stadio dovrà essere dotato di sedute individuali con le seguenti caratteristiche. Fissati al suolo; numerati; separati gli uni dagli altri; costituiti da materiale resistente ed ignifugo; confortevoli e di forma anatomica; muniti di schienale di un’altezza minima di trenta centimetri misurata a partire dal sedile».

I CRITERI PER IL RIPESCAGGIO, CATANIA E NOVARA ‘TAGLIATE’. NE BENEFICIANO TERNANA E SIENA

Prosegue il campus con protagonisti i bambini

La scadenza in caso di ripescaggio Serve dunque operare un cambio di seggiolini per mettersi in regola con i criteri aggiornati (in caso di ripescaggio in serie B, in C non servirebbe visto che entrerà in vigore dall’annata 2019-2020). Insomma, si deve fare comunque, ma cambiano le tempistiche a seconda degli sviluppi delle prossime settimane. La Figc indica anche una scadenza per i club di serie B: «Per gli stadi con capienza superiore a 5.500 posti, le restanti sedute individuali, ove non conformi a quanto previsto dall’art. 17, devono essere adeguate entro il termine del 1° febbraio 2019; per gli stadi rispetto ai quali vi siano vincoli strutturali superabili soltanto attraverso interventi di ammodernamento, ristrutturazione, ampliamento, il relativo progetto dovrà essere approvato dalle autorità competenti entro il termine del 1° febbraio». Ed ecco spiegato perché, dovesse esserci il comunicato ufficiale della Figc per le domande di ripescaggio, la Ternana anticiperebbe i tempi per i criteri infrastrutturali.

Il Liberati con la scritta serie B, destinata a cambiare (per ora)

Il possibile sviluppo Ma nel caso la Ternana venisse davvero ripescata, cosa succederebbe nella fase di transizione dalla C alla B su questo aspetto? Lo spiega direttamente il presidente della Commissione criteri infrastrutturali e sportivi della Figc, l’avvocato messinese Antonino Ilacqua: «Se mai dovesse arrivare la domanda, decideremo il da farsi. Va da sé che, a rigor di logica, servirà un termine per consentirgli di adeguarsi all’eventuale passaggio dalla C alla B visti i diversi parametri. In tal caso si valuteranno i tempi». Tutto aleatorio insomma. In casa Siena intanto c’è massima calma sul tema: la sconfitta nella finale playoff è ancora ‘fresca’ e per ora non ci sono passi concreti verso l’ipotesi ripescaggio.

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