Rottura all’Ast di Terni. Le Rsu: «Sciopero»

Frizioni con la direzione aziendale sulla organizzazione del lavoro: mercoledì e giovedì le ‘tute blu’ tornano ad incrociare le braccia

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Il conto è fatto di fretta e, quindi, magari non è preciso, ma dovrebbero essere 903 i giorni trascorsi da quel martedì 24 novembre del 2014, quando finì la lunga vertenza culminata con l’accordo raggiunto al Mise. E adesso alle acciaierie di Terni torna a risuonare una parola che sembrava dimenticata: sciopero.

L’annuncio Al termine della lunga riunione del pomeriggio, ecco la nota delle Rsu aziendali che annuncia la fermata: «Questa mattina si è tenuto un incontro con la direzione del personale la quale ha riconfermato le lunghe fermate per carenza ordini nel mese di maggio in diverse aree dello stabilimento. Sono state riconfermate anche le modalità di gestione del personale che vanno in contrasto con quanto fatto fino ad ora e che minano l’accordo sottoscritto in Dtl (la direzione territoriale del lavoro; ndr). Accordo fondamentale che garantisce anche un equilibrio sull’Odl (organizzazione del lavoro; ndr) del sito. In alcuni reparti si vieta la fruizione di ferie e par, in altri si obbligano i lavoratori alle ferie forzate o straordinari, facendo pagare agli stessi le inefficienze aziendali. Inoltre in modo unilaterale da questo mese l’azienda sta applicando diversamente l’accordo sulle professionalità. Ancora ad oggi dopo continue richieste non è stato convocato un tavolo su impiegati e quadri. Per quanto detto sopra, per quanto scritto nei giorni scorsi e per quanto sarà denunciato nel comunicato di domani mattina, le Rsu di Ast proclamano come risposta immediata a tale grave attacco agli accordi sottoscritti due ore di sciopero a turno per mercoledì 17 e giovedi 18 maggio. Da subito ci sarà una diffida all’azienda previa denuncia alla Dtl. Oltre ciò se non arriveranno riscontri di un cambio di direzione sono già in programma ulteriori ore di sciopero alla fine del mese per tutti i reparti a freddo, centri e servizi. Saranno calendarizzate assemblee per condividere con i lavoratori ulteriori mobilitazioni».

Pace a rischio? Quella formuletta – «sono già in programma ulteriori ore di sciopero alla fine del mese per tutti i reparti a freddo, centri e servizi» – contenuta nella nota delle Rsu, pare sia stata concordata anche con alcune segreterie territoriali dei sindacati categoria (in passato c’erano state interpretazioni diverse, tra i rappresentanti di base e i vertici locali) e questo fa pensare che potrebbe essere a rischio quella pax sindacale che ha caratterizzato gli ultimi due anni e mezzo. Presto, però, per dire che quella pace è finita davvero.

 

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