San Gemini: «Bilancio rischioso in Comune»

L’ex vice sindaco Mamma Trotti (SI) spiega le motivazioni per cui non lo ha votato, uscendo dalla giunta. Un consigliere di maggioranza si dimette criticando il «metodo di lavoro»

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Prende forma – e pure sostanza – la crisi al Comune di San Gemini. Perché le parole dell’ormai ex vice sindaco Mamma Trotti (SI) non ha votato il bilancio ed è stata ‘licenziata’ dal sindaco Grimani (PD), che le ha revocato le deleghe, sono pesanti come pietre.

Mimma Trotti

Le accuse Trotti, nel volantino diffuso in città, fa l’elenco delle cose che l’hanno portata a prendere la decisione di non votare il bilancio: «Dall’azzeramento dei fondi nei settori di mia competenza, alla mancata diminuzione della Tari e successive dimissioni di un consigliere comunale per motivi legati al modo con il quale sono stati affrontati i problemi e le situazioni, agli attacchi continui e non di rado pesanti di cui sono stata fatta oggetto per i più disparati motivi, gli ultimi legati alla mia partecipazione, su invito, a un’iniziativa dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani)». 

L’ex Consorzio agrario

I pericoli A far traboccare il vaso, spiega ancora l’ex vice sindaco di San Gemini, «non è stata però una goccia, ma qualcosa di più consistente: nonostante le mie ripetute richieste di poter partecipare per le mie competenze (è consulente del lavoro; ndr) alla stesura del bilancio di previsione, ho potuto vedere il bilancio via e-mail (che conservo) solo in sede di consiglio comunale. Non ho potuto fare a meno di notare, anche perché una certa competenza professionale ce l’ho, che alcune delle voci indicate come entrate erano quanto meno improbabili, e quindi suscettibili di generare debiti a carico della collettività. Me ne sono allarmata, tanto più che anche la vicenda ex-Consorzio, dalla cui gestione sono stata tenuta lontana, potrebbe generare ulteriori debiti».

Leonardo Grimani

L’addio Il pesante atto di accusa di Mamma Trotti si conclude così: «Questi, e molti altri, sono stati i motivi che mi hanno indotta a mettere un punto finale alla mia esperienza con questa Giunta. Avrei certamente potuto farlo prima, se ho continuato a rinviare è stato solo perché amo questa città e poter offrire il mio contributo ad amministrarla mi piaceva moltissimo. Questa gioia mi mancherà, ma non rinuncerò a quel rapporto diretto con voi cittadini, che ho cercato di servire al meglio delle mie possibilità e capacità. Conto che questo rapporto non si perda e ringrazio tutti per la fiducia che mi avete accordato»

Altre dimissioni Il consigliere comunale di maggioranza dimissionario a cui fa riferimento Mimma Trotti è Giovanni Rogato (sostituito da Ivana Bouchè) che, nella lettera con la quale ha rimesso il proprio mandato, ha scritto che «la motivazione che ha portato a questa scelta, molto sofferta, e da ricercarsi nel ‘modus operandi’ del gruppo di maggioranza di cui il sottoscritto fa parte. Il metodo di lavoro con il quale sono stati affrontati fatti e problemi specifici, ordinari e straordinari, non ha sortito, in questi tre anni di insediamento, quel segnale di cambiamento più volte auspicato».

Gianni Medei

Anche Medei si sfila Ma quella delle dimissioni, a San gemini, sembra sia una specie di epidemia: a chiamarsi fuori, infatti sarebbe stato – sulle motivazioni non ci sono certezze – anche Gianni Medei, che nelle ultime elezioni si era candidato contro Grimani, uscendo sconfitto e sedendo quindi tra le opposizioni in consiglio. 

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