Sangemini, l’Ugl chiede maggior trasparenza

Nuove preoccupazioni sulla situazione dell’azienda. Il sindacato: «Inaccettabili i colloqui solo con alcuni lavoratori»

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Dopo i timori già espressi nelle ultime ore da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil di Terni, ora anche la segreteria provinciale dell’Ugl interviene sulla questione della Sangemini Acque, tornata ad agitare i sonni di sindacati e lavoratori. Proprio con alcuni tra questi la sigla guidata a livello territoriale da Daniele Francescangeli ha avuto un incontro in cui è stato evidenziato «uno stato di grossa preoccupazione in merito ad un eventuale nuovo piano di ristrutturazione che prevederebbe un taglio del personale presente in azienda».

Colloqui contestati

«La Ugl Terni – si legge in una nota – come già fatto nel 2014, ribadisce il pieno appoggio politico e sindacale a tutti i lavoratori e alle Rsu di fabbrica. Come esposto dai lavoratori, è inaccettabile che vengano fatti colloqui con alcuni di essi trattando tematiche inerenti esclusivamente i rappresentanti sindacali come stabilito dal Ccnl ed è altrettanto grave il tentativo di marginalizzare il tutto con il silenzio da parte aziendale».

Le priorità del sindacato

In attesa di conoscere il piano di ristrutturazione che sarà presentato a metà settembre, la segreteria dell’Ugl ribadisce quindi che «c’è bisogno di maggiore trasparenza, efficienza ed efficacia al fine di raggiungere gli obiettivi strategici per la competitività produttiva del settore commerciale e rispetto alla complessità e all’importanza della questione» e spiega di ritenere «fondamentale il percorso di acquisizione delle giuste e corrette informazioni al fine di poter tutelare i lavoratori e le lavoratrici, che quotidianamente svolgono con diligenza, responsabilità ed onestà il proprio lavoro».

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