Sangemini, raggiunta l’intesa in Regione

Zero esuberi fino al 2024. 65 mila euro a chi decide di andarsene. Cassa integrazione, investimenti e marketing: palla ai lavoratori

Condividi questo articolo su

Vira sul sereno il ‘meteo’ sopra la Sangemini, dopo che lunedì in Regione – presso la sede di Terni – è stata sottoscritta la bozza di accordo fra le parti che va ad escludere esuberi fino al 2024 e che dettaglia, per la prima volta, il piano marketing e commerciale dell’azienda delle acque minerali. A rendere noti i contenuti dell’intesa – siglata da sindacati, rsu, azienda (gruppo AMI), Confindustria e Regione Umbria – sono la Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. Ora la bozza passerà al vaglio dell’assemblea dei lavoratori del sito di San Gemini, convocata per venerdì 9 novembre dalle ore 13 alle 15.

Gli impegni e i progetti

«Sono stati riconfermati gli impegni – affermano i sindacati di categoria – sulla salvaguardia occupazionale fino al 2024; è stato sancito un piano di sviluppo industriale fino al 2021 con monitoraggi semestrali per verificare l’avanzamento dei lavori; è stato presentato un piano marketing e commerciale dove sono stati dettagliati i milioni di bottiglie prodotte per marchi, con speciali focus di sviluppo su Grazia e Fabia, oltre Sangemini».

65 mila euro a chi se ne va

Contestualmente l’azienda ha richiesto «l’apertura della cassa integrazione straordinaria con decorrenza 1° gennaio 2019. L’utilizzo massimo previsto nel biennio 2019/2020 – scrivono Flai, Fai e Uila – è di sedici mesi per cinque giorni al massimo ‘ad personam’ mensili. Predisposto anche un piano sociale per fuoriuscite volontarie incentivate per un massimo di 65 mila euro».

«Il massimo che si poteva fare»

Da sindacati e rsu giunge «un giudizio positivo sul contributo che anche la Regione Umbria ha saputo imprimere alla discussione degli ultimi mesi. Nello specifico siamo consapevoli che quanto fatto è il massimo che si potesse raggiungere dopo settimane di confronti e scontri con la controparte e c’è la consapevolezza di aver garantito, per i prossimi anni, la salvaguardia occupazionale. Auspichiamo che quanto ratificato sia propedeutico anche a ripristinare le corrette e positive relazioni industriali».

Parla la Regione

Il vice presidente della giunta regionale, e assessore allo sviluppo economico, Fabio Paparelli esprime «soddisfazione per il raggiungimento di un’intesa molto importante, che pone le condizioni sia per la salvaguardia dei livelli occupazionali, sia per il rilancio di un marchio prestigioso come quello del gruppo Sangemini. Un risultato – aggiunge Paparelli – reso possibile dal senso di responsabilità di tutti i soggetti, a partire innanzitutto dai lavoratori ai quali è stato chiesto un importante sacrificio. Così come è stata decisiva la volontà dell’azienda di garantire gli investimenti necessari al piano di rilancio. Devo dunque ringraziare per il loro senso di responsabilità i lavoratori, la rsu aziendale, le organizzazioni sindacali, Confindustria e la proprietà dell’azienda per aver consentito il raggiungimento di questo importantissimo obiettivo di tutela di una realtà produttiva di grande rilevanza per il territorio e la sua economia».

Il senatore Grimani

«Come sindaco di San Gemini e Senatore della Repubblica, esprimo soddisfazione per il raggiungimento dell’accordo fra la proprietà della Acque Minerali d’Italia e le parti sindacali, che scongiura i 26 ventilati esuberi e impegna la famiglia Pessina a mantenere inalterata la forza lavoro sino alla scadenza della concessione nel 2024, fatte salve le uscite volontarie. Dopo anni di incertezza, anche a fronte della presentazione del piano industriale che conferma gli investimenti triennale e dell’impegno della Regione ad investire sulla formazione del personale, si registra una schiarita che disegna una prospettiva di maggiore sicurezza non solo per i lavoratori e le loro famiglie, ma anche per il territorio, del quale lo stabilimento rappresenta una eccellenza.
L’accordo è il frutto dell’impegno sinergico delle parti sindacali e di tutte le istituzioni, in primis il comune di Sangemini, che in questi anni non ha mai fatto mancare l’impegno e la vicinanza ai lavoratori e si è fatto portatore delle istanze presso la Regione ed in sede Nazionale. Auspico che quanto l’accordo raggiunto, così come perfezionato – conclude – e sottoscritto nel tavolo tecnico, non resti soltanto sulla carta: alle parole devono seguire i fatti e personalmente vigilerò affinchè tutti i punti sottoscritti trovino rapida ed effettiva attuazione».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli