Sanità Umbria: «Tre progetti per le liste d’attesa e le prenotazioni»

Si chiamano Smart Cup, progetto di presa in carico da parte degli specialisti e Piastra ambulatoriale

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«Continua l’impegno della Regione Umbria per la gestione della liste d’attesa in sanità anche attraverso nuovi piani per la presa in carico dei pazienti». Giovedì pomeriggio l’assessore regionale alla salute Luca Coletto, il direttore regionale Massimo D’angelo e l’amministratore unico di Punto Zero Giancarlo Bizzarri, presente anche Fausto Bartolini, coordinatore cabina di regia governance farmaceutica, hanno illustrato tre progetti: ‘Smart Cup’, ‘Progetto di presa in carico da parte degli specialisti’ e ‘Piastra ambulatoriale’. «Sono finalizzati – ha spiegato l’assessore – alla presa in carico del paziente riducendo l’intervallo di tempo tra la prescrizione e la prenotazione». Al momento, ha detto il direttore D’Angelo «i nuovi modelli sono in una fase sperimentale che si protrarrà fino al mese di marzo 2023».

‘Smart Cup’

«Lo ‘Smart Cup’ – ha spiegato l’amministratore di Punto Zero, Giancarlo Bizzarri – prevede che il paziente, a seguito della prescrizione di visite o esami diagnostici da parte del suo medico, riceverà un sms che comunica luogo e data dell’appuntamento. Quindi il cittadino non deve chiamare il Nus o recarsi al Cup o utilizzare il Cup online per la prenotazione, con una conseguente riduzione degli accessi al centro unico di prenotazione e delle risorse dedicate al Cup fisico. Infatti, dopo la prescrizione da parte del medico, il personale dello ‘Smart Cup’ procede a prenotare con la prima disponibilità o a collocare la prenotazione, quando mancano le disponibilità, nel percorso di tutela. Qualora il cittadino non accetti la prenotazione, ricevuta tramite sms, può chiedere lo spostamento in farmacia». L’avvio sistematico del progetto è previsto per questo mese, mentre arrivano già i primi dati della sperimentazione con un numero di ricette prescritte smart cup negli ultimi due mesi pari a 10.573 con il 65% che ha accettato la prenotazione data, il 28% di prenotazioni sono state modificate, il 7% delle prestazioni sono state inviate ai percorsi di tutela.

‘Progetto di presa in carico da parte degli specialisti’

Altro progetto è quello della prenotazione diretta delle visite da parte dello specialista: in pratica il paziente alla fine della visita, riceve dal medico specialista la data del prossimo controllo e la relativa prenotazione. Il professionista può così individuare con esattezza il momento del controllo successivo, il cittadino non deve chiamare il Nus o recarsi al Cup o utilizzare il Cup online per la prenotazione. «Questo – ha detto Coletto – comporterà una riduzione degli accessi del cittadino dal medico di medicina generale e poi al Cup per prenotare i controlli».

‘Piastra ambulatoriale’

La ‘Piastra ambulatoriale’ è invece prevista in prossimità degli ambulatori delle Usl e degli ospedali dove appunto sarà predisposta la postazione di un operatore di Punto Zero per prenotare le prestazioni prescritte dal medico, diverse dai controlli semplici. Il paziente quindi, appena uscirà dall’ambulatorio troverà un amministrativo che prenoterà tutte le prescrizioni prescritte dallo specialista. Al momento la prenotazione specialistica e il progetto piastra ambulatoriale ha coinvolto 180 mila cittadini che non hanno dovuto accedere alle strutture per prenotare i controlli.

La critica

Sul tema sanità tornano ad attaccare il Circolo Vas di Terni/Narni ed Europa Verde-Verdi: «Giovedì mattina, come delegazione del Comitato ‘No alla sanità convenzionata a pagamento in Umbria’, siamo stati al Cup dell’ ospedale di Terni ed abbiamo accertato che le liste di attesa sono in prevalenza chiuse.
Abbiamo anche un video che lo testimonia(ovviamente sono stati coperti i volti degli operatori per la privacy). Le liste di attesa chiuse sono il grimaldello che sta favorendo le strutture convenzionate a cominciare dai centri diagnostici privati e le cliniche convenzionate. Cosa dicono le Procure della Repubblica di Terni, Spoleto e Perugia?».

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