‘Sblocca Italia’: «Decreto da abrogare»

Narni, l’assessore Alfonso Morelli interviene sulla questione-inceneritori e fa un annuncio

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Per la conca ternana «è sempre più necessaria un’analisi ambientale di area vasta che studi in profondità le pressioni ambientali esistenti, sia attuali che pregresse». Ad intervenire sulla querelle ‘rifiuti-inceneritori’ stavolta è l’assessore all’ambiente del Comune di Narni, Alfonso Morelli.

L’analisi Secondo Morelli, il ragionamento deve condurre «all’elaborazione: di una linea guida o di un protocollo che possa indirizzare le amministrazioni locali affinché le azioni di sviluppo di varia natura che si generano sul nostro territorio vadano concretamente verso un graduale miglioramento ambientale secondo il principio del miglioramento continuo», ma anche alla scrittura «di leggi regionali o regolamenti locali ‘intelligenti’, in grado di incentivare realmente azioni green in sostituzione di quelle più impattanti».

L’urgenza Che un’azione di tale natura sia urgente, spiega l’assessore, «ce lo dimostra l’attuale vicenda che sta attraversando il comune di Terni, relativa al potenziale ripristino di un polo dell’incenerimento le cui ricadute possono interessare il comune di Narni, ma sicuramente anche quelli confinanti di San Gemini e Stroncone. Tale ipotesi non è in linea con le recenti azioni in termini di sviluppo sostenibile che con tanto sforzo stiamo cercando di affermare per i prossimi anni. Per questo mi sento di approvare e sostenere le dichiarazioni dell’amministrazione comunale di Terni in merito alla volontà di esprimere parere negativo nelle sedi opportuni contro questa eventualità attenendosi al principio di cautela».

Il referendum Anche la Regione, prosegue Alfonso Morelli, «dovrà fare. Come già affermato, il proprio ruolo. Certo è che la situazione sarà sicuramente complicata da gestire soprattutto da un punto di vista normativo, perché intervenire su autorizzazioni ormai in vigore da molti anni non è assolutamente semplice. A ciò si aggiunge il decreto ‘sblocca Italia’ che semplifica e lascia libera la strada ad autorizzazioni, come quelle per gli inceneritori e le trivellazioni nel Mediterraneo, che sono tutt’altro che in direzione di uno sviluppo sostenibile. Per tali motivi sosterrò anche la campagna referendaria per la sua abrogazione».

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