Scheggino, una strada riscopre due gioielli

È in via di conclusione l’intervento di riqualificazione del collegamento stradale alle frazioni di Civitella e Monte San Vito

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È in via di conclusione l’intervento di riqualificazione della strada comunale che collega Scheggino alle frazioni di Civitella e Monte San Vito. I lavori, del valore di 150 mila euro, grazie ai fondi erogati della Regione Umbra e al cofinanziamento del Comune di Scheggino, sono particolarmente importanti per i due paesi e per il turismo dell’intera Valnerina.

Civitella Grazie agli interventi di manutenzione stradale, infatti, sarà possibile raggiungere più agevolmente questi piccoli scrigni di arte e di storia del territorio. La piccola frazione medievale di Civitella, un castello di forma ellittica nato per controllare l’importante percorso montano che collegava Spoleto con Monteleone e Leonessa, si trova su un piccolo colle, a 480 metri di altitudine. Le fortificazioni, le mura e le due porte di accesso risalgono al XIII secolo. L’importanza dell’insediamento in epoca medievale è testimoniata anche dalla presenza di un hospitale per viandanti dedicato Santa Croce e di un monastero di suore agostiniane intitolato a Santa Maria Maddalena. Nel tessuto edilizio medievale spiccano alcuni elementi architettonici del XVI secolo, di gran pregio e insoliti per le località della zona. Al centro del paese si trova la chiesa di San Giovanni Evangelista, che è da sempre identificata come l’antica pieve dedicata a San Pietro; l’edificio attuale risale al XIV secolo,con aggiunte di epoca barocca, mentre la sistemazione del presbiterio si deve ad un intervento del XIX secolo. Accanto ad essa c’è l’alta torre campanaria che in passato ha avuto anche funzioni civili, divenendo per secoli l’emblema della libertà comunale, presente anche nello stemma della comunità. Fino al XIX secolo, infatti, Civitella godeva di autonomia amministrativa e solo nel 1895 fu unita al comune di Scheggino.

Monte San Vito Più in alto, a 926 metri di altitudine, si trova invece Monte San Vito, la frazione più alta di Scheggino, perfettamente allineata con gli abitati di Civitella e Ceselli. La sua origine si fa risalire al XII secolo, come parte di un sistema di difesa che circondava il feudo dell’abbazia di San Pietro in Valle. Ben presto, però, Monte San Vito ottenne l’autonomia amministrativa, che conservò anch’essa fino alla fine del XIX secolo. Della torre di avvistamento, ricordata anche nella toponomastica del paese, e delle mura di difesa restano soltanto labili tracce, accentuate principalmente in una delle due porte di accesso. La porta è preceduta da un piazzale con fontana e abbeveratoio e seguita da un portico. Al centro del paese è inserita la chiesa di San Michele Arcangelo (XIII secolo). Ad un edificio più antico sembra appartenere il portale in stile romanico rimontato nella parete laterale. L’interno, a navata unica con abside, è stato rinnovato nella seconda metà dell’Ottocento alterando l’impianto originario. Fuori del paese, affacciata sulla valle, c’è la chiesa di Santa Maria (XVI secolo), costruita sopra la chiesa romanica di San Leonardo, di cui si scorgono i resti nella parete absidale.

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