Rientro a scuola per 76mila bambini. Sugli altri si discute ancora

Umbria, si attendono i dati del comitato tecnico scientifico per una decisione da lunedì 11. Ma l’idea è di rinviare ancora il rientro degli studenti delle superiori

Condividi questo articolo su

di P.C.

Il discorso è sempre lo stesso e ormai è venuto pure a noia. Secondo quale criterio – acclarato che anche fra i bambini piccoli si propaga il virus e anzi si propaga quello più infingardo, in quanto asintomatico – viene concesso di andare a scuola ai più piccoli e non a quelli più grandi, che fra l’altro sono maggiormente controllabili rispetto al distanziamento sociale, al lavaggio delle mani e all’uso di mascherine e altri dispositivi di protezione?

Il nodo trasporti

Finora si parlava di trasporti. Si diceva che la diversità di trattamento fosse legata al fatto che gli studenti delle superiori si muovono autonomamente, spesso con mezzi pubblici, e che proprio in quei contesti è più difficile tenerli sotto controllo, considerando che sono refrattari al rispetto delle norme quando sono in gruppo fuori scuola. Ma ora, almeno in parte, in Umbria in teoria questo problema sarebbe risolto, considerando che l’assessore Enrico Melasecche ha più volte sottolineato che il piano è pronto per il rientro in classe del 50%, come d’accordo con il prefetto fino all’ultima marcia indietro con cui (prima) il governo ha rinviato a lunedì la riapertura delle superiori e (dopo) l’Umbria ha comunque fatto intendere che si va verso uno slittamento. La riflessione sorge spontanea: se c’è rischio contagi in classe, allora c’è anche per i più piccoli. Se non c’è, allora perché i grandi non possono tornare a far lezione in presenza?

Scuola come babysitter

La sensazione quindi è che la tendenza a non toccare le scuole dell’infanzia, le primarie e le medie inferiori sia piuttosto relativa all’aspetto di utilità logistica che queste strutture educative hanno per i figli. Essendo i nonni assenti o venuti meno o non utilizzabili (per non metterli a rischio contagio) ed essendo assai complesso lasciare a casa, soli, bambini under 13, ecco che, nonostante il rischio sia pressoché lo stesso, si tende a non toccare queste scuole per non compromettere la stabilità delle famiglie, in cui i genitori sono costretti ad andare comunque al lavoro, dato il bassissimo livello di penetrazione dello smart working in Italia. Intanto, il 7 gennaio, in Umbria sono rientrati in classe circa 76mila bambini. Per gli altri, si deciderà, per la nostra regione, fra venerdì e sabato, dopo la giunta regionale e soprattutto dopo il confronto con il comitato tecnico scientifico.

INTESA CON ARCURI, ALTRI POSTI DI TERAPIA: LA CONFERENZA

Le ipotesi in campo

Il governo, soprattutto su spinta del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina che si era spesa in tal senso nelle settimane precedenti, è orientato a concedere comunque il rientro in classe anche per gli studenti delle superiori, con percentuali di didattica a distanza variabili a seconda della situazione a livello locale; situazione contagi ma anche situazione trasporti, tasso di occupazione delle aule, distanze e conformazione del territorio, predisposizione agli ingressi scaglionati. È dai primi di novembre che in Umbria gli studenti fanno lezione via computer. E negli ultimi giorni, anche causa maltempo, in molte parti del territorio regionale ci sono stati problemi anche per le connessioni internet, rendendo particolarmente complicato anche la Dad. 

Scuola Umbria, è scontro sulla didattica a distanza

Trasporti, si può prenotare il posto con un clic

Partito oggi intanto il sistema Salgo, per la prenotazione del posto con un clic sugli autobus di Busitalia (Gruppo Fs Italiane). Il servizio sarà attivo in via sperimentale su 4 linee extraurbane: la Gubbio-Perugia (E001), la Norcia-Spoleto (E401), la Terni-Perugia (E620) e la Viterbo-Terni (E655). La prenotazione del posto può essere effettuata dalla App Salgo, scaricabile gratuitamente su Google Play e Apple Store, oppure telefonando all’Urp Terni (Tel. 0744 492703, lunedì – venerdì 8-14 / 15-18). Quattro i posti massimi prenotabili da ciascun cliente su una stessa corsa mentre si può prenotare contestualmente anche più di una corsa; la prenotazione può essere modificata fino ad un’ora prima della partenza.

L’utilizzo di Salgo consente al viaggiatore di avere il posto assicurato e all’azienda di conoscere in anticipo i flussi reali dei viaggiatori da trasportare, in modo da modulare al meglio il servizio offerto. Facile ed intuitivo l’uso di Salgo: selezionata la linea, occorre indicare la data, l’orario e la tratta di interesse, con la fermata di partenza e quella di arrivo. Allo step successivo il cliente deve selezionare la soluzione preferita tra quelle presentate, indicare il numero di posti e confermare la prenotazione; in questa fase è anche possibile acquistare il biglietto per la tratta selezionata e per i servizi urbani di Terni, Narni, Spoleto e Gubbio. A bordo del bus il cliente deve validare la prenotazione direttamente dalla App (anche il biglietto se lo ha acquistato dalla App) ed accomodarsi in uno dei posti riservati a chi ha la prenotazione Salgo: appositi marker contrassegnano i posti disponibili.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli