C’è massimo riserbo sull’operazione con cui la squadra Mobile di Terni, coordinata dal vice questore aggiunto Alfredo Luzi, ha scoperto e quindi messo fine ad un sequestro di persona a scopo di estorsione consumatosi a Civitanova Marche (Macerata) ai danni di un cittadino senegalese senza fissa dimora, ma negli ultimi tempi di stanza a Terni. Il blitz, scattato giovedì con gli agenti ternani che hanno raggiunto la località delle Marche, ha portato all’arresto – già convalidato dall’autorità giudiziaria – di tre uomini di origine macedone, ora reclusi nel carcere di Ascoli Piceno.
Indagine-lampo L’uomo – per ragioni ancora non chiare ma che sarebbero legate a traffici di droga e conti da regolare – sarebbe stato rinchiuso dai tre all’interno di un’abitazione di Civitanova. E lì è rimasto per circa un giorno fino a quando gli agenti ternani, con il supporto dei colleghi di Macerata, non lo hanno liberato. Il tutto sarebbe avvenuto grazie anche alla collaborazione di un amico del senegalese che vive a Terni e che, rimasto in contatto con il rapito, si è reso conto della situazione e ha avvertito la questura ternana. A quel punto è scattata l’indagine della polizia di Stato che ha consentito di individuare l’appartamento usato per compiere il sequestro a scopo estorsivo, mettendo così fine al progetto criminale dei tre macedoni.