Setras Narni, ritardi e timori per i lavoratori

L’allarme di Filt Cgil e Ugl: rischio cassa integrazione. «Le giuste prescrizioni contro l’inquinamento e per il rispetto dell’ambiente rischiano di ricadere sui lavoratori»

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«Ancora una vAolta le giuste prescrizioni contro l’inquinamento e per il rispetto dell’ambiente rischiano di ricadere sulle spalle dei lavoratori». A lanciare l’allarme sulla vicenda legata alla Setras di Narni Scalo – società impegnata nel trasporto di prodotti liquidi in cisterna – sono Andrea Tamburini della Filt Cgil Umbria e Maurizio Magnaterra della Ugl in seguito ad un incontro andato in scena lo scorso venerdì. Focus sul rinnovo dell’impianto di lavaggio mezzi per il miglioramento dell’impatto ambientale: «È bloccato a causa di ritardi nelle autorizzazioni da parte degli enti preposti (Comune, Asl, Ania, etc.) e questo potrebbe portare alla richiesta dell’attivazione della cassa integrazione per alcuni dipendenti».

«SIAMO IN REGOLA»

La cassa integrazione

A comunicarlo ai sindacati è stata la stessa azienda: «L’amministratore – spiegano Tamburini e Magnaterra – di Setras, Amedeo Giovannini, ci ha riferito che le autorizzazioni richieste tardano ad arrivare e questo ci preoccupa fortemente visto che la conseguenza, sempre secondo l’azienda, potrebbe essere la messa in cassa integrazione di alcuni dipendenti. Per questo, onde evitare questa ipotesi o qualcosa di peggio chiediamo che gli enti preposti al controllo e al rilascio delle autorizzazioni facciano in modo di accelerare il processo e che l’azienda non faccia ricadere sui lavoratori il peso di responsabilità che non sono certo le loro».

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