Sisma, per l’assistenza ecco 322 giovani

Sono i volontari che saranno coinvolti nei quindici comuni umbri colpiti: progetti di servizio civile nazionale e supporto

Condividi questo articolo su

In 322 per fonire assistenza alle popolazioni colpite dal sisma e dare supporto alle amministrazioni locali coinvolte attraverso progetti di servizio civile nazionale, con l’obiettivo di accelerare il ritorno alla normalità. Saranno in tanti i volontari che saranno impegnati nei quindici comuni umbri – oltre che in quelli che ospitano temporaneamente persone sfollate – terremotati: a renderlo noto è l’assessore regionale alla coesione sociale e al welfare, Luca Barberini, dopo la pubblicazione del bando del dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale per la presentazione di progetti di servizio civile nazionale. Selezionati in totale 1559 volontari per le aree abruzzesi, laziali, marchigiane e umbre.

Luca Barberini

Luca Barberini

L’assistenza e i progetti I volontari faranno attività di assistenza alle fasce deboli, protezione civile, educazione e promozione culturale, con l’aiuto delle amministrazioni locali. A finanziare i progetti le risorse del fondo nazionale per il servizio civile: potranno essere presentati al servizio regionale competente facente capo all’assessorato regionale alla salute, alla coesione sociale e al welfare, entro le 14 del 10 marzo. Il bando è rivolto ai Comuni e agli enti iscritti all’albo nazionale e agli albi delle Regioni e delle Province. Sarà l’Umbria a coordinare il tutto, attraverso tavoli di coprogettazione che coinvolgeranno i soggetti interessati, e ad esaminarli per la valutazione: quelli idonei verranno pubblicati in appositi bandi regionali per la selezione dei volontari.

Risposte per il sisma «Abbiamo – specifica l’assessore Barberini – fortemente voluto questo bando speciale per il servizio civile per dare ulteriori risposte e risorse alle aree colpite dal sisma, attraverso una collaborazione fattiva tra diversi soggetti istituzionali e associazioni del territorio. Oltre a fornire un aiuto concreto ai Comuni e alle popolazioni interessate, offriamo anche un’importante esperienza formativa e lavorativa a tanti giovani della regione».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli