Sisma, visita a Norcia del ministro Martina

È stato portato a quasi 11 milioni di euro lo stanziamento per gli allevatori colpiti dal terremoto e per l’accesso ai finanziamenti è prevista una procedura semplificata

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«Il decreto approvato dal consiglio dei ministri ci consente di intervenire in tempi più rapidi e in maniera efficace, con risorse e procedure semplificate, per superare la grave emergenza di questi ultimi giorni, mettendo al sicuro agricoltori e allevatori e i capi di bestiame rimasti senza un tetto e riprendere al più presto l’attività produttiva». È quanto sottolinea l’assessore regionale all’agricoltura, Fernanda Cecchini, che venerdì ha accompagnato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, in visita a Norcia. Il ministro Martina ha visitato due stalle, si è recato poi in uno stabilimento e si è intrattenuto con allevatori e agricoltori della zona.

terremoto-sisma-polizia-vigili-norcia-20161102-00111Il ministro «Ringraziamo il governo e in particolare il ministro Martina anche per esser stato a Norcia», dice l’assessore Cecchini, ricordando che «nel decreto sono state infatti accolte le nostre proposte e rafforzato le azioni per dare risposte alle immediate necessità e assicurare un futuro alle produzioni agricole e agroalimentari dei nostri territori, parte fondamentale dell’economia di questa parte dell’Italia centrale colpita dal sisma e dell’economia nazionale».

Le iniziative Tra gli interventi urgenti previsti dal decreto c’è «la semplificazione delle procedure per la fornitura da parte delle Regioni dei servizi essenziali per la continuità produttiva del comparto agricolo e zootecnico che ci consentirà – spiega l’assessore – di incrementare la quantità delle forniture di stalle temporanee e moduli abitativi prevista dalle gare già fatte rispettivamente dalla Regione Lazio e dalla Regione Umbria dopo il sisma del 24 agosto, senza ulteriori gare se non necessarie, in modo da risparmiare tempo prezioso e far arrivare quanto prima sia le strutture per il riparo delle persone sia per il bestiame. Insieme al rafforzamento delle possibilità di interventi da parte delle Regioni in fase di emergenza – aggiunge – è di grande importanza la possibilità da parte dei privati di procedere a piccoli interventi in particolare per la messa in sicurezza del patrimonio zootecnico e la ripresa delle attività».

Allevamento bestiameGli allevatori Altrettanto importante, secondo Cecchini, «è il capitolo delle risorse. È stato portato a quasi 11 milioni di euro lo stanziamento per gli allevatori colpiti dal terremoto e per l’accesso ai finanziamenti è prevista una procedura semplificata. Per ogni capo bovino, ad esempio, è previsto un aiuto di circa 400 euro; nel caso di un’azienda con 20 animali, il sostegno al mancato reddito sarà così di circa 8mila euro. Ci saranno aiuti mirati per ovini e caprini. Sono state poi rafforzate, con un cospicuo aumento, le risorse per il piano di rilancio del settore agricolo e agroalimentare delle zone colpite, che passano da 221 a 340 milioni di euro: un pacchetto di misure che ci traghetteranno fuori dall’emergenza e ci metteranno nelle condizioni di garantire la continuità produttiva e ripartire.
Intanto nelle zone colpite sono già stati fatti i primi interventi per la messa in sicurezza dei capi di bestiame e in giornata si completeranno le prime rilevazioni sulla situazione delle aziende agricole e zootecniche danneggiate dopo la scossa del 30 ottobre».

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